È morto Pete Shelley, il cantante dei Buzzcocks aveva 63 anni
È morto a 63 anni Pete Shelley, nome d’arte di Peter McNeish, cantante e leader dei Buzzcocks. Il frontman della band punk rock si trovava nella sua casa in Estonia, dove si era trasferito da tempo, quando è stato colto da un infarto. È stata la BBC a dare la notizia della morte, già confermata dal suo management. Cantante e chitarrista, Shelley aveva firmato l’ultimo album con il suo gruppo nel 2014. Nel 2016, la band era passata dall’Italia per un tour mondiale nei club. Quattro furono le date organizzate tra Milano, Roma, Roncade e Pinarella di Cervia.
La carriera di Pete Shelley
Fondatore e cantante dei Buzzcocks, Shelley aveva dato vita al gruppo nel 1975 a Manchester. Da poco, la band aveva annunciata la ristampa dei primi due albun di grande successo, "Another Music In A Different Kitchen" e "Love Bites”. Realizzate per celebrare il 40esimo anno di attività, saranno disponibili a partire dal 25 gennaio 2019. Il brano più noto mai composto dai Buzzococks è "Ever Fallen in Love (With Someone You shouldn't' ve)". Il gruppo fu fonte di ispirazione per numerose band che sarebbe arrivate sulla scena musicale negli anni a seguire, REM, ai Nirvana fino ai Green Day.
Gli anni nei Buzzococks
Fondata nel 1975, la band è riconosciuta come una tra le più note in ambito punk della fine degli anni 70. Ritenuti degli innovatori, i Buzzcocks furono tra i fondatori del pop punk insieme ai Ramones. A differenza di quanto accadde con Clash e Sex Pistols, i loro brani affrontarono tematiche ritenute all’epoca ancora tabù: il sesso e le droghe. La band era composta da Pete Shelley (voce e chitarra), Steve Diggle (chitarra), Tony Barber (basso) e Danny Farrant (batteria). Tra il 1978 e il 2006, il gruppo ha pubblicato 8 album. L’ultimo singolo, “Reconciliation”, risale invece al 2007.