È morto Fred Bongusto, aveva 84 anni: scrisse “Una rotonda sul mare”
È morto a 84 anni Fred Bongusto, amatissimo artista italiano che aveva compiuto 84 anni lo scorso 6 aprile. Il cantante era famoso per aver portato al successo il brano "Una rotonda sul mare", musicato e scritto da Aldo Valleroni, Pietro Faleni e Franco Migliacci. Stando a quanto scrive l'Agi il cantante è morto alle 3.30 circa della notte e i funerali saranno celebrati a Roma lunedì 11 novembre alle 15 nella Basilica di Santa Maria in Montesanto (Chiesa degli artisti), piazza del Popolo. Il cantante diventò famoso tra gli anni '60 e '70 nella scena dei cantanti confidenziali, quelli che si ispiravano a crooner come Frank Sinatra o Nat King Cole e Louis Armstrong, ma negli anni il cantante aveva eseguito anche canzoni più ritmate.
Una carriera oltre Una rotonda sul mare
Sebbene "Una rotonda sul mare" sia la più nota, Bongusto non è solo questo classico. Il cantante, infatti, può vantare collaborazioni importanti come quella con Chet Baker. Bongusto ha cominciato fin da piccolo a strimpellare la chitarra regalatagli da uno zio e nel 1961 cominciò la sua carriera col gruppo I 4 Loris. Ma il successo arrivò nel 1964 proprio con "Una rotonda sul mare" a cui seguirono anche successi come "Malaga", che fu incisa anche dal Maestro brasiliano Joao Gilberto, "Spaghetti a Detroit", "Amore fermati", "Doce doce", "Frida", fino a "Prima c'eri tu" che vinse nel 1966 Un disco per l'estate (fonte Wikipedia). Bongusto, però, si dedicò anche al Cinema, scrivendo colonne sonore per registi importanti come Dino Risi e Alberto Lattuada, ma anche per "Matrimonio all’Italiana", film di De Sica, del 1964, con Sophia Loren e Marcello Mastroianni.
I problemi di udito
A metà degli anni 2000 pareva che i problemi di udito dovessero pesare definitivamente sulla sua carriera. In un'intervista l'autore Mimmo Di Francia, che scrisse varie canzoni per lui (tra cui "Doce doce"), spiegò: "Nel 2002 gli proposi ‘’mbriacame', ma lui non ce la faceva a cantare, stonava, perché stava iniziando a diventare sordo. Fece un mezzo provino con la chitarra, apprezzò comunque il brano ma mi rispose francamente ‘scusa, non me la sento, ma è una grande canzone comunque!' E poi dopo ovviamente non gli ho proposto più nulla viste le sue condizioni di salute". Problemi che in qualche modo riuscì a risolvere, come dichiarò al Corriere della Sera, con un apparecchio che “non si limita ad amplificare i suoni, ma crea una sorta di linea diretta con l’orecchio (…). Le frequenze che ti disturbano che nel mio caso sono quelle della batteria, le senti calme, non potenti. Così hai un ascolto della tua voce e dell’insieme che ti permette di cantare a tempo e intonato”.