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È morto Franco Migliacci, autore di Nel Blu dipinto di Blu e di grandi successi di Gianni Morandi

È morto Franco Migliacci, autore per artisti come Domenico Modugno, Gianni Morandi e Mina. Aveva 92 anni.
A cura di Redazione Music
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Franco Migliacci (a dx) con Caterina Caselli e Gianni Morandi (LaPresse)
Franco Migliacci (a dx) con Caterina Caselli e Gianni Morandi (LaPresse)

È morto a 92 anni Franco Migliacci, autore noto tra le altre cose, per aver scritto "Nel blu dipinto di blu". Migliacci è stato l'ideatore di quello che è uno dei ritornelli più amati nel mondo, quel "volare ohoh" cantato praticamente ovunque. A confermare la scomparsa del paroliere oltre all'Adnkronos anche il giornalista Clemente Mimun che su X ha scritto: "Franco Migliacci, paroliere di alcune tra le più belle canzoni italiane (tra cui ‘nel blu dipinto di blu'), produttore discografico, editore musicale e talent scout, si è spento a 92 anni in una clinica romana. Accanto a lui, fino alla fine, la sua famiglia".

Migliacci, però è stato uno degli autori più di successo della musica italiana, le sue canzoni, cantate dai principali protagonisti della Storia della nostra musica sono diventati veri e propri Must. Oltre al lavoro con Domenico Modugno, per esempio, c'è quello lungo con Gianni Morandi per cui ha scritto must come Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte, In ginocchio da te e soprattutto C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones. Ma la penna di Migliacci è servita anche a scrivere canzoni per cantanti come Mina, Milva, Fred Bongusto, Rita Pavone, e Patty Pravo tra gli altri.

Nato a Mantova il 28 ottobre 1930 Migliacci si trasferisce a Firenze nel 1934 per seguire il padre, finanziere. Fin da giovane capisce che la sua strada dovrà esssere quella dell'arte e della creatività nelle sue varie sfaccettature, dalla letteratura alla musica. così partecipa a spettacoli teatrali, vince concorsi cinematografici che gli dovrebbero permettere di di partecipare, come attore, a un film di Nino Taranto che non si farà mai. Eppure la sua carriera si riempie di piccole parti e nel frattempo illustra giornali per bambini, lavoro che gli permette di stringere l'amicizia con Modugno per cui scriverà anche successi come Pasqualino Maragià, Io, Selene e Farfalle.

A quel punto il suo destino è segnato e il mondo della musica scopre un talento della scrittura che metterà a curriculum alcuni dei successi più dirompenti degli anni 60, 70 e 80. Sono firmate da lui, infatti, canzoni come "Il cuore è uno zingaro" e "Ma che freddo fa" di Nada, "Che sarà" di Jimmy Fontana, "Ancora" di Edoardo De Crescenzo, "La bambola" di Patty Pravo, "Uno su mille" di Gianni Morandi e collabora anche, tra le altre cose, all'album T'appartengo di Ambra Angiolini. Ma Migliacci ha scritto anche alcune delle sigle di cartoni animate più amate, come quella di Lupin suonata dall'orchestra Castellini paci (la musica era di Franco Micalizzi), quella conosciuta come la sigla della fisarmonica, a cui si aggiunge quella di Heidi e del Grande Mazinga. Dal giugno 2003 al maggio 2005, inoltre, Franco Migliacci è stato Presidente della Siae.

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