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È morto DMX, il rapper aveva 50 anni

È morto a New York il rapper DMX. Earl Simmons, questo il vero nome del rapper che ha fatto la storia della Def Jam Records, era ricoverato dalla notte del 2 aprile in seguito a un attacco di cuore, presumibilmente dovuto a un’overdose di droga. Nelle scorse ore, la notizia della morte era stata smentita dal suo entourage.
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È morto a New York il rapper DMX. Era ricoverato dalla notte del 2 aprile del 2021 in gravissime condizioni dopo aver subito un attacco di cuore. Da stabilire ancora con certezze le cause, ma i giornali americani parlano di un'overdose di droga. Earl Simmons, questo il vero nome del rapper, era tenuto in vita da giorni attraverso le macchine artificiali. La notizia della sua morte, circolata nelle scorse ore, era stata smentita dal suo entourage.

La morte di DMX: la cronistoria

A dare la notizia del ricovero e dell'emergenza è stato – come di consueto – il puntuale TMZ che riferiva della preoccupazione della famiglia del rapper 50enne, in attesa di un miglioramento che purtroppo non è arrivato. La notizia della morte, in seguito ad alcuni giorni in condizioni stabili ma non migliorative, era stata poi smentita dal rapper e manager dell'artista, Steve Rifkind, il quale pur non smentendo la gravità delle condizioni, aveva pregato tutti di non diffondere notizie false. Poche ore fa, la notizia della morte è stata confermata da tutte le agenzie di stampa.

La carriera

La storia di Earl Simmons in arte DMX è quella della classica infanzia difficile nei sobborghi di New York. Cresciuto a Yonkers, tra povertà e un contesto sociale che lo ha posto numerose volte a violare la legge, trova una via di salvezza grazie all'hip hop. Deve il suo nome d'arte alla drum machine digitale "DMX", diventato poi acronimo di "Dark Man X". Nel 1997 firma con la Def Jam Records e l'anno successivo dà alle stampe il singolo "Get at Me Dog". Il primo disco è "It's Dark and Hell Is Hot" che vende quattro milioni di copie. Sono anni di successo e accuse, come quella di aver stuprato una strip-dancer nel Bronx. Flesh of My Flesh, Blood of My Blood, il suo secondo album diventa subito triplo disco di platino. Il suo terzo album viene pubblicato nel 1999, con il nome di …And There Was X. Il singolo Party Up (Up In There) riscuote un successo enorme, andandosi a piazzare nella top 10 della classifica R&B. Esordisce al cinema nel cult "Romeo deve morire" con Aaliyah e nel frattempo si susseguono problemi con droga e legge, tra arresti per diversi reati, come guida senza patente e possesso di droga e armi.

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