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È morto DJ Rashad, icona del footwork e della House

Il musicista di Chicago DJ Rashad è morto ieri. Stando alle fonti della polizia e degli amici la causa sarebbe un’overdose. Notizie ufficiali, però, non ce ne sono ancora, ma lunedì sarà rilasciato un comunicato ufficiale.
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DJ-Rashad
DJ Rashad al Pitchfork Festival

La notizia della morte della leggenda del footwork DJ Rashad pare ufficiale anche se i collaboratori del musicista rilasceranno un comunicato stampa solo lunedì. Ieri è cominciata a circolare la notizia della sua morte grazie a vari tweet di suoi colleghi. È stato DJ Godfather il primo a dare la notizia via Twitter con un secco "DJ Rashad è morto", spiegando che la notizia gli è stata data da alcuni amici del Dj prima di twittare definitivamente: "R.I.P. al mio amico di lunga data DJ Rashad. Grande amico e producer. Ho amato tutta la musica che abbiamo prodotto negli anni. Ci mancherai!". Conferme sono arrivate anche da altri suoi collaboratori, come Chance The Rapper che ha scritto che "la musica perde una leggenda, oggi. Ed era un mio amico. Ti vogliamo bene DJ Rashad. RIP".

I dettagli sulla morte del produttore sono ancora scarsi e vengono da fonti della polizia e di alcuni amici, mentre notizie ufficiali arriveranno solo domani. DJ Rashad sarebbe stato trovato senza vita nel suo appartamento di Chicago e le voci che circolano vogliono che la morte sia dovuta a un'overdose, visto che a fianco al corpo sarebbero stati trovati narcotici. Rashad Harden, vero nome dell'artista, era una figura di punta del footwork, uno stile della street music creata proprio a Chicago. Il producer era uscito lo scorso ottobre con l'album "Double Cup", mentre il 28 aprile era attesa l'uscita in vinile dell'Ep "We On 1" (in digitale a partire dal 13 maggio).

La Chicago musicale, insomma, non fa in tempo a riprendersi dalla morte del padre della House Frankie Knuckles che si ritrova a dover piangere un altro degli artisti che davano lustro alla città.

FACTMag aveva proposto l'Ep in anteprima:

I tweet di cordoglio

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