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È morto il contrabbassista Charlie Haden, figura chiave del jazz

È morto a 76 anni Charlie Haden. Si è affermato come uno dei personaggi più influenti della scena jazz, vantando una lunghissima collaborazione con Ornette Coleman.
A cura di Daniela Seclì
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Si è spento a 76 anni, il contrabbassista jazz Charlie Haden. La morte è avvenuta venerdì a Los Angeles a causa degli effetti degenerativi della sindrome post polio. La conferma della triste notizia è stata data dalla compagna Ruth Cameron, con cui l'artista era sposato da 30 anni. È arrivato, poi, anche il comunicato della sua casa discografica.

"È con profonda tristezza che annunciamo la morte di Charlie Haden, nato il 6 agosto 1937 a Shenandoah, nell'Iowa. Ruth Cameron, sua moglie da 30 anni, ed i suoi figli Josh, Tanya, Rachel e Petra gli erano tutti vicino".

"Uno dei musicisti jazz tra i più dotati e coraggiosi"

È così che il Time descrive Charlie Haden. L'artista è stato in grado di affermarsi come uno dei personaggi più influenti della storia del jazz, riuscendo a cambiarne la forma. Il suo intento era chiaro e lo espresse lo scorso anno, poco prima di aggiudicarsi il Grammy Award alla carriera:

"Voglio portare via la gente dalla bruttezza e dalla tristezza che ci circonda attraverso la musica."

Il suo stile permeava la musica composta dalle sue band, dall'Ornett Coleman Quartet alla Liberation Music Orchestra passando per il Quartet West. Charlie Haden spiegò in più occasioni di essere mosso dal grande dispiacere della lotta che le persone povere dovevano affrontare ogni giorno. Proprio con la Liberation Music Orchestra iniziò a coniugare il free jazz con i temi della politica. Ne è un esempio, l'album del 2005 "Not in our name", con il quale l'artista forniva la sua risposta alla guerra in Iraq. Nel 1971, invece, mentre si esibiva nel corso di un festival, dedicò la canzone “Song for Ché” ai movimento di liberazione dei neri del Mozambico e Angola e fu subito arrestato.

La passione per il contrabbasso dopo la poliomielite

La passione principale di Charlie Haden era il canto. L'artista continuò ad esibirsi con la sua famiglia fino all'età di 14 anni, quando contrasse la poliomielite.  Le corde vocali furono danneggiate dalla malattia, così Haden non era più in grado di controllare l'intonazione. Iniziò, quindi, a  dedicarsi allo studio del contrabbasso. Nel 2010, la sindrome post-polio, lo costrinse a prendersi una pausa e a interrompere i suoi concerti. Ma non riusciva certo a star lontano dalla musica. Continuò, infatti, a circondarsi di musicisti come Pat Metheny e Alan Broadbent e a registrare i suoi brani in casa.

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