È morta Sarah Dash, fondatrice delle LaBelle il gruppo di “Lady Marmalade”
È morta Sarah Dash, co-fondatrice del gruppo R&B rock LaBelle conosciuto soprattutto per il successo di "Lady Marmelade". La cantante, 76 anni, è morta nella giornata di lunedì 20 settembre. "Eravamo sul palco insieme sabato ed è stato un momento così speciale e potente", ha scritto la collega e amica Patti Labelle in un post su Instagram con il video della performance. "Sarah Dash era un'anima straordinariamente talentuosa, bella e amorevole che ha benedetto la mia vita e la vita di tanti altri in modi che non riesco nemmeno ad esprimere", continua la cantante. "Potevo sempre contare su di lei come spalla. Ho il cuore spezzato, come tutti i tuoi fan e i tuoi cari. Ma so che lo spirito di Sarah e tutto ciò che ha dato al mondo continuano a vivere. E prego che la sua preziosa memoria ci porti pace e conforto. Riposa in pace mia cara sorella, ti amo per sempre!".
Il successo delle LaBelle
Originaria del New Jersey, Sarah Dash si trasferisce a Filadelphia a metà anni ’60 dove incontra Nona Hendryx, Patricia Holte (Patti Labelle e Sundray Trucker. Quando quest’ultima viene sostituita da Cindy Birdsong, il quartetto prende il nome di The Bluebelles, poi Patti Labelle & The Bluebelles dando vita a successi senza tempo come I Sold My Heart to the Junkman”, You Never Walk Alone" e "Danny Boy", "Down the Aisle", la canzone soul "All or Nothing"e la loro ormai leggendaria interpretazione di "Over the Rainbow”. Quando infine Cindy Birdsong lascia il gruppo, le LaBelle iniziano a cantare brani dalle tematiche politiche, sociali, indossando parrucche e abiti bouffant. Il brano che segna la loro carriera, “Lady Marmelade”, esce nel 1974, come parte dell’album Nightbirds.
La carriera da solista e l’attivismo di Sarah Dash
A fine anni ’70 Sarah Dash che cantava come soprano acuto pubblica il suo album di debutto da solista con la hot “Sinner Man” e diverse ballate come You" e "We're Lovers After All" e "I Can't Believe Someone Like You Could Really Love Me”, cantata con un coro gospel. Non solo la musica nella vita di Sarah Dash, alla quale viene riconosciuto il suo lavoro e sostegno a favore della comunità svantaggiata di New York City, dove tra le iniziative ha racconto fondi per madri senza tetto, acquistando loro vestiti, libri giocattoli e sostegni.