È morta la moglie di Dodi Battaglia, l’ex Pooh: “Ci ha lasciati dopo una lunga malattia”
Dodi Battaglia ha annunciato sui suoi social che la moglie, l'attrice pubblicitaria Paola Toeschi, è morta a seguito di una lunga malattia. Il chitarrista, ex Pooh, infatti ha scritto su Facebook: "È con straziante dolore che vi comunico che questa mattina mia moglie Paola ci ha lasciati dopo una lunga malattia. Dodi Battaglia". Come noto, da anni Toeschi, che si era sposata col musicista nel 2011 e con cui aveva avuto una figlia, aveva affrontato un tumore al cervello, il cui percorso aveva affrontato anche in un libro intitolato "Più forte del male. Con la fede ho vinto il tumore" in cui raccontava, come si legge nella presentazione, "in modo diretto e coinvolgente come ha sconfitto la malattia che l’ha colpita e “sfidata”: una lotta dalla quale è uscita più forte di prima, grazie all’affetto dei suoi cari e alla fede".
Continua l'anno difficile di Battaglia, che solo pochi mesi ha ha dovuto dire addio al suo compagno d'avventura Stefano D'Orazio, scomparso a causa di complicazioni dovute al Covid. Oggi il chitarrista piange la scomparsa della moglie, con cui aveva avuto una figlia, Sofia. Paola Toeschi era nota nell'ambiente della pubblicità e qualche anno fa aveva raccontato il calvario della malattia e la lunga strada verso una prima guarigione, in un libro pubblicato da Piemme, in cui raccontava come fosse stata fondamentale la sua fede. All'attrice fu diagnosticato il tumore al cervello nell'ottobre del 2010 e in un'intervista a La Stampa raccontò: "Fino alla sera prima stavo bene, il mattino dopo la crisi e la diagnosi: tumore al cervello. Il mondo ti cade addosso".
Da quel momento è cominciato l'iter delle cure, con interventi chirurgici e terapie. Sempre a La Stampa ha raccontato di come il primo pensiero sia stato per la figlia che all'epoca era nata da poco: "Pensavo a mia figlia, che era piccolina e sarebbe rimasta sola, e mi chiedevo perché fosse capitato a me" disse sempre al quotidiano torinese a cui spiegò anche come la sua fede, precedentemente flebile diventò sempre più forte, aiutandola ad affrontare la malattia, fino al pellegrinaggio a Medjugorje: "Ci sono andata la prima volta nel giugno del 2013, non so cosa mi sia successo. So però che da quel momento ho iniziato ad avere una gioia intensa, quel luogo mi ha trasmesso un’energia enorme".
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