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Drefgold a processo per 110 gr di marijiuana, hashish e 12mila euro in contanti

DrefGold è stato arrestato in casa dopo la segnalazione di alcuni vicini, che avevano notato la presenza di molti ragazzi sotto le finestre della sua villetta, tutti in attesa di un selfie o di un autografo. I carabinieri hanno trovato un bottino da 110 gr di marijuana, 40 gr di hashish e 12mila euro in contanti. La difesa: “È uso personale”. Rinviato a giudizio, prima udienza il 12 settembre.
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DrefGold, il trapper considerato il figlioccio d'arte di Sfera Ebbasta, vero astro nascente della scuola trap milanese, è stato arrestato due giorni nella sua abitazione di Pero. Come riporta "La Repubblica Milano", il trapper, all'anagrafe Elia Specolizzi, aveva più di 110 gr di marijuana e hashish in casa e circa 12mila euro in contanti. Convalidato l'arresto, il giudice non ha applicato la custodia cautelare, disponendo per l'artista l'obbligo di firma e fissando il processo al prossimo 12 settembre.

La dinamica dell'arresto

DrefGold è stato arrestato in casa dopo la segnalazione di alcuni vicini, che avevano notato la presenza di molti ragazzi sotto le finestre della sua villetta, tutti in attesa di un selfie o di un autografo. Un viavai considerato sospetto da qualcuno, al punto da spingere alla chiamata del 113. Appostati nella mattinata di venerdì sull'uscio della casa del trapper, i poliziotti del commissariato di Rho hanno osservato l'ingresso di molti giovani, "una mezza dozzina" scrive il quotidiano, così quando il trapper è uscito, i poliziotti lo hanno bloccato. In casa, hanno trovato il bottino: un sacchetto con 110 grammi di marijuana, un pezzo di hashish di 40 gr, altre dosi piccole nella tasca dei ragazzi presenti più 12mila euro in contanti. Data la quantità di droga presente nell'abitazione del trapper, l'arresto è scattato in automatico.

La difesa

"È un consumatore di cannabis e la sostanze è per uso personale". È questa la difesa dell'avvocato Niccolò Vecchioni che coincide con l'ammissione di DrefGold: "È tutta roba mia", negando di aver mai venduto droga. Stando ai soldi trovati, sarebbero utili derivati dal suo lavoro. Rinviato a giudizio fino alla prima udienze del 12 settembre, per adesso il trapper ha obbligo di firma al commissariato di Rho. Il pm Letizia Mocciaro ha chiesto i domiciliari, ma per adesso non sembrerebbe documentata alcuna vendita di droga da parte del trapper autore del disco cult "Kanaglia" e del singolo che ha fatto record di stream "Nuvole".

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