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Donatella Rettore: “Sono nata bella, con una voce che spacca e al Nord, il massimo”

Sta facendo discutere un post pubblicato da Donatella Rettore su Facebook. La nota cantante ai auto elogia, includendo tra le sue doti anche il fatto di essere nata al Nord. Offesi i fan del Sud e qualcuno replica con ironia.
A cura di Stefania Rocco
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Sta facendo discutere un post pubblicato in queste ore sulla pagina Facebook di Donatella Rettore, La cantante, concorrente rinunciataria dell’ultima edizione di Tale e Quale Show, ha stilato una specie di lista delle sue qualità, includendo tra esse anche il fatto di essere nata al Nord: “Beh, non si può avere tutto dalla vita … Sono nata bella, intelligente, alta, bionda, al nord … E con una voce che spacca everywhere … Mica potevo essere anche furba, stratega e mig** … Bisogna accettare la sfiga di essere il massimo. Ciaone!”. Quel post, soprattutto per la decisione della Rettore di indicare la sua appartenenza geografica, ha generato malcontento nei fan originari del Sud, provocando anche qualche reazione ironica.

Il ritiro da Tale e Quale Show per infortunio

L’ultima apparizione tv della Rettore risale a qualche mese fa, quando prese parte alla trasmissione Tale e Quale Show condotta da Carlo Conti. A poche puntate dall’inizio, fece sapere di essere costretta a ritirarsi a causa di alcuni problemi di salite non risolvibili a stretto giro. Donatella saluto affettuosamente il suo pubblico e la produzione prima di dire addio al programma.

Le critiche al programma di Carlo Conti

A distanza di qualche mese dall’abbandono, la donna ha rilasciato un’intervista al settimanale Diva e Donna in cui ha attaccato palesemente lo show condotto da Conti. La Rettore sosteneva che le dinamiche che vi ruotano intorno siano condizionate esclusivamente dalla spasmodica ricerca di audience da parte degli autori. L’artista ne approfittò per offendere platealmente Marco Carta, poi risultato vincitore dello show:

Carlo Conti me lo chiedeva da anni. Ho ceduto a una condizione: i cantanti li scelgo io. ‘Giuro che sarà così', mi ha risposto lui. […] Mi hanno fatto scegliere i cantanti ma non le canzoni. Avrei fatto la Vanoni che conoscono meno, quella della mala, ma loro, gli autori, volevano la solita ‘Tristezza per favore vai via'. Imporre ‘Sempre' di Gabriella Ferri è stato un match. ‘Non se la ricorda più nessuno', mi dicevano. Avrei fatto Mina, Freddie Mercury, forse Janis Joplin e la grandissima Milly. Butto l'ossessione degli autori per l'audience. Hai un personaggio unico come me, sfruttalo per fare cultura. Volevano farmi fare la Cinquetti invece della Ferri. Mi è venuta la febbre a 59. Mi vedete io che canto ‘Non ho l'età'?. Piuttosto avrei fatto Rita Pavone, lei sì un'artista totale della storia italiana. Marco Carta? Carta straccia.

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