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Dj Cassidy: intervista all’uomo che fa ballare i vip e la casa Bianca (VIDEO)

Fa ballare i vip di tutto il mondo, da Beyoncé ad Obama, ma Dj Cassidy, che a ottobre uscirà col suo album d’esordio, zeppo di collaborazioni importanti, dice di voler far ballare tutti, “giovane o vecchio, bianco o nero, ricco o povero”. Ecco cosa ha detto ai microfoni di Fanpage.
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Dj Cassidy
Dj Cassidy

"Sono stato il primo dj a suonare alla Casa Bianca" dice con orgoglio e un po' di emozione Dj Cassidy ai microfoni di Fanpage. Il dj americano è a Milano in occasione della Settimana della Moda, ma è anche l'occasione per promuovere il suo album di debutto “Paradise Royale”, in uscita a ottobre per Columbia Records, ispirato, dice, all'età d'oro della dance e in particolare al soul degli anni '70 e '80 "la dance più bella e più universale mai esistita”. Ma sebbene all'esordio Dj Cassidy è un nome noto nell'ambiente dance e in quello vip, visto che ha suonato e suona per le maggiori star della musica mondiale e non solo: Puff Diddy, Jennifer Lopez, Jay Z, Beyoncé, Russell Simmons, Tommy Hilfinger, Naomi Campbell, Anne Wintour, Oprah Winfrey, giusto per fare qualche nome, oltre, appunto al Presidente degli Stati Uniti, per cui ha suonato più volte, dalla festa di Insediamento al suo compleanno.

Una carriera, quella di Cassidy che comincia molto presto: "Ho iniziato a 10 anni, a nove avevo chiesto due piatti e un mixer e a 10 ero già DjCassidy. A 18 anni giravo il mondo partendo da New York e per tutti gli Usa, poi ho iniziato a girare l'Europa e l'Asia" dice, spiegando come il suo intento sia quello di far ballare tutti:  "Non importa dove vado, in quale Paese, in che continente, la razza, la religione, non importa chi ho davanti a me, giovane o vecchio, bianco o nero, ricco o povero".

Col tempo comincia a collaborare con gli artisti più importanti al mondo, al punto che nel suo prossimo album ci saranno collaborazioni con artisti del calibro di R. Kelly, Usher, Passion Pit, Mary J. Blige, Cee Lo Green, Kelly Rowland, Ne-Yo, Estelle e John Legend a cui si sommano 22 musicisti leggendari (molti dei quali hanno collaborato con le migliori produzioni dance degli anni passati) e una sezione d’archi di 14 elementi: "Nel registrare il mio album mi sono immaginato un mondo di fantasia che esiste in ognuno di noi. Devi solo chiudere gli occhi per andare lì, non ci vuole l'invito, non ci vogliono soldi o vestiti alla moda, devi solo ascoltare questa musica universale, chiudere gli occhi e iniziare a festeggiare".

Emozionato per il suo debutto, ma anche per la sua esperienza con Obama, ci racconta: "Quando ho suonato per l'insediamento di Barack Obama ho detto: ‘Questa è la notte migliore della mia vita'. Quando poi ho suonato per i 50 anni di Barack Obama ho detto: ‘Questa è la notte migliore della mia vita'. Suonando al secondo insediamento di Obama ho detto: ‘Questa è la notte migliore della mia vita'. Quelle notti e quei momenti sono stati i più significativi della mia carriera, se non della mia vita. Chiamai mia nonna dalla Casa Bianca, ero nella Red Room, stavo per iniziare a suonare nell'ala est e dissi: ‘Sono nella Red Room, il Presidente sta per annunciarmi. Stavo quasi per piangere, mi emoziona ancora oggi parlarne. Se me l'aveste detto da piccolo che avrei suonato alla Casa Bianca, sarei scoppiato a riderti in faccia'".

Intervista, riprese e montaggio: Simone Giancristofaro

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