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Dialetti d’Italia, dalle regioni alla compilation

È uscito qualche giorno fa il cd che racchiude i 46 brani dialettali più famosi del Bel Paese, da “La Valsugana” a “Malafemmena”.
A cura di Paola Ciaramella
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massimo ranieri

È curioso: proprio nei giorni del Festival di Sanremo – che quest’anno tanto ha polemizzato riguardo all’ammissione dei brani in dialetto all’interno della gara – arriva un doppio cd con le più famose canzoni in vernacolo del nostro Paese. La compilation si intitola Dialetti d’Italia ed è uscita il 12 febbraio, pubblicata da Warner Music.

Quarantasei le tracce contenute nel disco, le più famose canzoni in dialetto tratte dal repertorio del Nord, del Centro e del Sud Italia. Troviamo così le alpine Montagne del me’ Piemon, La pastorala, Il cjalzumit, La Valsugana e le padane L’uva fogarina, La bella Gigogin, Sciur padrun da li beli braghi bianchi.

Spazio poi alle romane Tanto pe’ cantà e Roma nun fa’ la stupida stasera, alle meridionali Calabrisella e Quant’è bello lu primm’ammore, fino alle celebri canzoni napoletane, come Malafemmena e ‘O surdato ‘nnammurato, e a tantissimi altri pezzi conosciuti non solo nella Penisola. Ad arricchire la compilation ‘A livella di Totò e Ma se ghe penso, recitata in genovese da Gilberto Govi.

Le registrazioni coprono un arco di circa quarant’anni, dagli anni Trenta ai Settanta, e sono intepretate da un eterogeneo cast di artisti – Claudio Villa, Domenico Modugno, Bruno Lauzi, Ornella Vanoni, il Quartetto Cetra, Massimo Ranieri i Ricchi e Poveri, Nino Taranto, il maestro Pregadio e tanti altri.

Insomma, un vero e proprio viaggio nella tradizione del Bel Paese e nella storia in musica delle singole regioni, unite dal filo conduttore senza tempo della canzone dialettale.

Paola Ciaramella

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