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Dark Side diventa Side Baby: “Ho abusato di droghe e farmaci, mi sono vergognato”

Dark Side è uscito dal gruppo e adesso, da solista, si fa chiamare Baby Side. In un’intervista a Vanity fair il cantante ha parlato della sua dipendenza e della lotta per comprendere di avere un problema e delle cure a cui si sta sottoponendo, non senza lanciare una piccola stoccata alla Dark Polo Gang, con cui ha trovato la popolarità.
A cura di Redazione Music
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Side Baby, via Instagram
Side Baby, via Instagram

Da qualche settimana l'uscita di Arturo Bruni, in arte Dark Side – almeno finché era nella Dark Polo Gang – dal gruppo è una certezza, ufficializzata da lui stesso e dalla DPG dopo che per giorni erano girate voci sull'allontanamento e a seguito anche di alcuni problemi di Bruni legati alle droghe. Problemi che sono diventati anche l'argomento del suo primo pezzo da solista e col suo nuovo nome, Side Baby. Anche dal nome d'arte quindi, il capitolo con la band di "Caramelle" e "Cono gelato" è chiuso e a che se non è detto mai esplicitamente, non con buona pace di tutti, come conferma anche in un'intervista a Vanity Fair in cui alla domanda se i suoi compagni gli fossero stati vicini risponde che avevano altro da fare, aggiungendo, però: "Mi hanno sopportato tante volte, riconosco di essere stato molto faticoso".

Arturo è tornato anche a parlare dei problemi di droghe e medicinali che ha dovuto affrontare in questi anni: "Ho iniziato con antidolorifici e benzodiazepine. Oxycontin, Rivotril, è molto frequente. Ci sono ragazzi che partono dai farmaci per arrivare all’eroina. Altri che rimangono ai farmaci ma a dosi altissime" dice, spiegando di essere arrivato a prendere 60 Xanax al giorno, una quantità spropositata che ti porta a non essere più cosciente di quello che si fa. A quel punto ha avuto anche una crisi di coscienza: "Il successo mi ha fatto sentire una responsabilità, il rischio di mitizzare le droghe e in qualche modo condizionare le persone. Se nei testi si inneggia alla droga, la gente può pensare che sia una cosa da provare" ha spiegato.

Un periodo che gli è servito a capire "di avere degli amici, persone che fanno il tifo per me. A differenza di altri. Ci sono persone che hanno sempre fiducia in te anche quando sbagli" e  che la strada da intraprendere è un'altra: "mi distanzio dal materialismo, o comunque i marchi non rappresentano il messaggio" spiega parlando dei progetti futuri a cui sta lavorando in questo periodo. Periodo che non è di uscita definitiva dalla dipendenza, anzi, adesso il cantante è ancora in cura ("Non ne sono ancora uscito, è una lunga strada. Di recente sono stato in clinica").

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