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Dargen D’Amico: “Sanremo mi piace, ma sarà per la prossima volta” (VIDEO)

Esce oggi il sesto album di Dargen D’Amico “D’Io”, sesto lavoro del rapper che ha messo un punto alla propria discografia e per l’occasione ha voluto racchiudere nell’edizione deluxe tutti i suoi album.
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Torna Dargen D'Amico e lo fa con "D'Io", il nuovo album col quale, dice, trova un punto fermo dopo un percorso che lo ha visto in continuo movimento, in transito. Questo nuovo lavoro, uscito oggi, è il sesto (senza contare remix e rivisitazioni) da solista e vista l'importanza che il rapper gli dà ha deciso, assieme alla sua etichetta, l'Universal, di festeggiarlo con un'edizione speciale, deluxe. Questa versione, infatti, raccoglie tutta la discografia dell'artista più alcune chicche (rarità e registrazioni inedite) e sarà numerata e autografata a mano dallo stesso D'Amico che del rap italiano è una delle voci più note e apprezzate. Un artista che ama farsi chiamare cantautorap e che nel cantautorato pesca a piene mani, oltre che citarlo, come fa nel singolo di presentazione dell'album "Amo Milano", quando ricorda che a cantare la città meneghina ci sono stati, prima di lui, personaggi come "Dalla, Battiato, Jannacci".

"Un album per fare chiarezza"

"È un album nato dalla volontà di fare un po' di chiarezza per me, su quanto fatto nei dieci anni precedenti, annotandomi i percorsi seguiti mi sono reso conto di aver affrontato soprattutto due temi, quello personale, l'io e la ricerca per arrivare a un piano unico universale e quindi Dio. A quel punto li ho semplicemente uniti con l'ausilio dell'apostrofo, che appartiene al mio bagaglio personale e familiare visto che fa parte anche  del mio cognome" racconta ai microfoni di Fanpage.it. Con il singolo di lancio ha voluto spiegare cosa rappresenta per lui la città in cui vive: "Ho semplicemente riferito quelle che sono sensazioni, immagini ancorate nei pensieri in questi anni", continua.

Giudice di Area Sanremo, quest'anno non sarà all'Ariston

Rapper, produttore (la sua etichetta è la Giada Mesi, che ha nel rooster Andrea Nardinocchi) e giudice di "Area Sanremo", il concorso rivolto ai giovani che desiderano partecipare al Festival. E proprio il Festival poteva essere un palco pronto ad accoglierlo, visto anche il successo del genere in questi ultimi tempi, sdoganato in tv e anche su quel palco, che lo scorso anno ha visto vincere tra i giovani proprio il rapper salernitano Rocco Hunt. D'Amico non chiude le porte, anzi: "Sarei andato a Sanremo non solo perché è vetrina importante, ma perché mi ha sempre appassionato. Dal mio punto di vista personale ero ben disposto curioso, vitale rispetto alla possibilità di stare su quel palco ma non c'è stata occasione, ma non significa che in un futuro…".

Intervista, riprese e montaggio: Simone Giancristofaro

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