Dal “Dov’è Bugo” alla vittoria di Diodato, Sanremo 2020 dista un anno ma sembra una vita
È passato "solo" un anno dall'8 febbraio 2020, giorno della finale del Festival di Sanremo, l'ultimo grande evento prima della pandemia di Covid-19. Il festival è stato l'ultimo grande evento italiano del mondo dello Spettacolo a riuscire a svolgersi e concludersi senza intoppi legati al virus. Sembra passata un'era: l'8 febbraio 2020, infatti, nessuno avrebbe immaginato né che da lì a poco il mondo si sarebbe ritrovato al massimo a cantare dai balconi, né che l'edizione successiva del festival si sarebbe dovuta svolgere rispettando regole che oggi ci sembrano normali e di buon senso e che fino a un anno fa erano inimmaginabili. Sarà il primo Sanremo dell'era Covid, lontano quindi da quel festival della normalità che, stranamente, per qualche settimana è riuscito a diventare addirittura uno slogan per alcuni credibili.
Nessuna normalità, almeno non quella vecchia a cui eravamo abituati. Una normalità, invece, d'emergenza, anzi neanche più, visto che l'emergenza a un certo punto diventa una nuova normalità. Un anno fa eravamo qui a discutere di come la penultima serata del festival aveva fatto storia, a modo suo. Era la serata del "Dov'è Bugo?", quella in cui Morgan e Bugo erano saliti sul palco dopo una litigata nel backstage, con l'ex Bluvertigo che aveva cominciato a intonare una versione completamente riscritta di "Sincero", un attacco all'ex amico che compresa la situazione avrebbe da lì a poco abbandonato il palco. Un Bugo fintamente stupito, Amadeus che ha dovuto gestire al volo un momento inaspettato e Fiorello a prendere le redini della situazione e con una platea probabilmente tra il divertito e il sorpreso. Quel momento è diventato, inesorabilmente, un meme e quel video è risultato il più visto del 2020 su Youtube. Insomma, a modo suo un vero e proprio successo che, chissà, forse ha dato a Bugo anche la possibilità di ritornare su quel palco in questo 2021.
Ma l'8 febbraio 2020 è anche il giorno della finale del festival, quello in cui ci si giocava l'ultima carta per riuscire a bissare il successo di Mahmood e della sua "Soldi". Come ormai noto, a farcela sarebbe stato – dopo una serata lunga ed estenuante – Diodato, che con "Fai rumore" avrebbe battuto di poco Francesco Gabbani e la sorpresa dell'edizione, ovvero i Pinguini Tattici Nucleari, che avrebbero comunque continuato a fare bei numeri anche durante tutto l'anno. Diodato, già noto agli occhi degli appassionati del Festival, quindi, sarebbe riuscito a conquistare il cuore dei giornalisti e del pubblico da casa, ma sarebbe stato, forse, il più colpito da quello che sarebbe successo da lì a poche settimane, con l'annullamento di tutti i concerti (il cantante ha comunque tenuto un minitour estivo) e soprattutto con l'annullamento dell'Eurovision, per cui, comunque, avrebbe regalato una bellissima esibizione dall'Arena di Verona.
Sanremo 2021 avrà quindi l'onere di essere il primo spettacolo musicale mainstream e così grande a tenersi nella nuova normalità. Intanto ha già sentito tutto il peso di fare da apripista di questo corso, chissà se riuscirà in qualche modo a essere uno stimolo, in qualche modo, per la ripresa in sicurezza di un mondo, quello musicale e dei live, in particolare, che per primo ha vissuto sulla propria pelle la chiusura del Paese e l'impossibilità di assembrarsi. Manca poco a questa nuova edizione igienizzata e senza pubblico, sarà interessante vedere cosa succederà.