Dai pub al tour negli stadi: Jovanotti racconta la scelta di Danny Bronzini
Mancano tre mesi al via del suo nuovo tour, quello in cui Jovanotti tornerà a calcare gli stadi per portare al pubblico i suoi successi di sempre e 5/6 brani del nuovo album, come dichiarò lui stesso durante la presentazione del suo ultimo album monstre "Lorenzo 2015 cc". Come l'avvicinamento all'album fu una lunga corsa social in cui il cantante spiegava periodicamente cosa succedeva e lo stato di avanzamento dei lavori – poi riassunto in alcune slide che sono state il cuore della conferenza stampa -, anche la strada per il tour resta social. Ed è sulla sua pagina Facebook, senza filtro alcuno, che Jova sta raccontando ai propri fan quello che succede e succederà.
Questa volta, oltre a far notare una coincidenza (che evidentemente coincidenza probabilmente non è), ovvero i tre mesi che mancano "tre mesi, una stagione, un trimestre, 12 settimane e ci vedremo. da equinozio di primavera a solstitizio d'estate, il tempo per far allungare le giornate", ha raccontato un piccolo aneddoto sul nuovo chitarrista che porterà in tour assieme alla sua formazione storica: Danny Bronzini. Il ragazzo – ha solo 19 anni – è stato scovato in giro per pub dal fido Riccardo Onori e da giugno si ritroverà catapultato in una dimensione incredibile, alla quale, probabilmente, un anno fa non avrebbe creduto per niente: "Abbiamo una sola ‘new entry', uno giovane, 19 anni. Un anno fa ho detto a Riccardo Onori, il mio chitarrista, che la prossima volta avrei voluto una chitarra in più in modo da lasciare più libero lui di spingere potendo contare su una doppia chitarra di rinforzo. Gli ho detto di scandagliare i fondali e trovare un nome nuovo, tipo rocky balboa, qualcuno che potesse vivere l'esperienza di un tour negli stadi come una grande occasione per far vedere chi è, uno con il fuoco sacro" scrive Jovanotti, spiegando la genesi della scelta.
Onori, quindi, ha cominciato a girare i locali per trovare la persona più adatta ai bisogni del cantante: "L'ha scovato in un locale mentre suonava con la sua band, mi ha chiamato una mattina dicendomi ce l'ho, questo fa paura, è un ragazzino ma suona come SRV, giuro, mi ha detto. Di Riccardino mi fido, poi quando ho sentito Danny Bronzini suonare, si chiama così, ho detto yes, ci divertiremo". Insomma, in lui hanno visto un potenziale Stevie Ray Vaughan e hanno detto sì, anche se, appunto, il ragazzo forse non sa cosa lo aspetta.
"Lui non sa cosa lo aspetta! – continua Jova – Saturnino applicherà il suo solito nonnismo che metterebbe alla prova la pazienza di madreteresadicalcutta, io lo tirerò scemo pretendendo sempre più di quello che pensa di potermi dare, e in mezzo a tutti questi veterani dei palchi sarà costretto a tirar fuori i famosi attributi, ma ancora di più quando vedrà voi lì davanti, miei cari, e capirà che ora si fa sul serio, siamo in moto gp, e bisogna stare sul limite estremo, altro che chiacchiere".
L'appuntamento, quindi, è per lo Stadio del Conero di Ancona, dove il 20 giugno partirà il “Lorenzo negli stadi”.