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Da Napoli al Senegal: La Maschera racconta il nuovo singolo ‘Te vengo a cercà’

Continua il diario del cantante de La Maschera Roberto Colella, volato in Senegal assieme a Laye Ba per scoprire il Continente africano e la sua musica. Oggi Colella torna sul singolo ”Te vengo a cercà” e incontra il cantante Alim Cassé con cui rifanno ‘Fujetenne’.
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Scrivere, per me, è un po’ raccogliere quello che sento nell’aria. Che si tratti di sensazioni positive o negative. Nella camera di Laye Ba l’atmosfera rimandava al ‘viaggio’, ai viandanti, ai migranti, a terre lontane. Tutto profondamente trapiantato al centro storico di Napoli. La canzone comincia con una sorta di preghiera al “vento caldo che sale”, fatta dal soggetto prima di partire. Tutto vuol far pensare all’Africa.

Nel ritornello, però, ho preso coscienza che non potevo raccontare storie africane senza averle mai vissute; senza conoscerne gli aspetti, così come mi sono reso conto che le prime due strofe potevano benissimo rivolgersi a chi parte da Napoli (dal Sud Italia in generale) verso altre sponde… e che in fin dei conti chi parte nun tene bandiera. Perciò ho scritto “Chest’è Napule e nun è Africa”: perché “ognuno è il Sud di qualcun altro”. Perché quelle che ci spacciano per differenze in realtà non sono altro che paure. Perché in qualsiasi parte del mondo, di fronte a un figlio costretto a lasciare sua madreterra, nun se po’ sta fermi a guardare.

Perché tendiamo a vedere “lontani” alcuni problemi, quando appartengono già alla nostra realtà in misura più o meno grave. “Te vengo a cercà” è il mio grido di gioia generato da un abbraccio.

La prima puntata del diario

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