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Da Madonna a Swift, lacrime e proteste nella Musica dopo la sparatoria nella scuola in Texas

Dopo la reazione rabbiosa e convinta dell’allenatore NBA Steve Kerr, il mondo della musica piange e protesta per la sparatoria avvenuta nella scuola in Texas.
A cura di Vincenzo Nasto
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Le lacrime di Madonna nel video sulla tragedia della Robb Elementary School di Uvalde, in Texas
Le lacrime di Madonna nel video sulla tragedia della Robb Elementary School di Uvalde, in Texas

Il mondo della musica non rimane in silenzio dopo la tragedia che ha colpito nelle ultime ore gli Stati Uniti. Alla Robb Elementary School, in Texas, il neo 18enne Salvador Ramos ha aperto il fuoco nei confronti di 19 bambini e due insegnanti presenti nell'edificio scolastico. Il loro decesso ha segnato la più grande sparatoria scolastica in Texas, nell'ordine numerico delle vittime, e la terza più mortale nella storia del paese, dopo quella avvenuta alla Sandy Hook Elementary School e precedentemente alla Columbine High School. Stelle come Madonna, ma anche Taylor Swift, hanno pubblicamente confessato la loro rabbia e il loro sdegno non solo per l'incidente, ma anche per come la legge federale permetta incidenti del genere, facilitando il lavoro della N.R.A, l'organizzazione che agisce in favore dei detentori di armi da fuoco negli Stati Uniti. Questo fine settimana a Houston, che si trova a circa 400 km da Uvalde, si sarebbe dovuta tenere una convention dell'associazione, e tra gli ospiti musicali avrebbe dovuto suonare il musicista Don McLean però ha fatto marcia indietro affermando: "Alla luce dei recenti eventi in Texas, ho deciso che sarebbe stato irrispettoso e doloroso per me esibirmi per l'NRA alla loro convention a Houston questa settimana".

Tra le personalità più importanti del mondo della musica a farsi avanti nelle prime ore dopo l'avvenimento della vicenda c'è stata Taylor Swift, che sui propri canali social ha ripreso un discorso dell'allenatore NBA dei Golden State Warriors Steve Kerr sulla questione. La cantautrice si è detta inorridita per ciò che è avvenuto, riprendendo anche gli altri episodi di violenza armata che hanno dilaniato la nazione: "Sono piena di rabbia e dolore e distrutta dagli omicidi di Uvalde. Ma anche di Buffalo, Laguna Woods e tanti altri. Dai modi in cui noi, come nazione, siamo stati costretti a un dolore al cuore insopportabile e incomprensibile. Le parole di Steve suonano così vere e tagliano in profondità". Il discorso di Kerr aveva toccato dinamiche politiche particolari, così precise, da mettere d'accordo tutti gli artisti, che hanno ricondiviso il suo pensiero: "Negli ultimi 10 giorni, abbiamo avuto anziani neri uccisi in un supermercato a Buffalo. Abbiamo avuto fedeli asiatici uccisi nel sud della California. Ora abbiamo bambini assassinati a scuola. Ti rendi conto che il 90% degli americani, indipendentemente dal partito politico, vuole controlli specifici sui precedenti? Siamo tenuti in ostaggio da 50 senatori a Washington che si rifiutano persino di metterlo ai voti, nonostante ciò che noi, popolo americano, vogliamo. Non lo voteranno, perché vogliono mantenere il proprio potere. È patetico".

Alle parole di Swift e Kerr, arrivano quelle di Madonna, che ha condiviso sul suo profilo Instagram le foto delle 19 vittime che scorrono, mentre nei secondi finali del video appare lei in lacrime. La questione sembra toccare personalmente l'artista, che nel 2017 aveva adottato due bambine di nove anni, e che adesso rientrano nel range d'età dei bambini che hanno perso la vita nell'incidente. Nel post, Madonna si chiede come sia possibile che un neo-18enne possa acquistare delle armi, senza alcun controllo: "Com'è possibile che possa acquistare 2 fucili automatici il giorno del suo compleanno senza controllo dei precedenti, senza addestramento sulla sicurezza, senza che nessuno gli abbia posto qualche domanda?". Nelle parti finali della didascalia dedicata al post, Madonna chiede una riforma delle armi e il controllo su chi le possiede al più presto, piuttosto che pregare che i bambini e tutti gli esseri umani stiano lontani dalle armi. Una decisione che condivide anche il musicista Don McLean, che si sarebbe dovuto esibire alla convention della N.R.A a Houston, a 400 km da Uvalde, ma che dopo la sparatoria ha deciso di non partecipare: "Alla luce dei recenti eventi in Texas, ho deciso che sarebbe stato irrispettoso e doloroso per me esibirmi per l'NRA alla loro convention a Houston questa settimana".

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