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Cristina D’Avena festeggia Occhi di gatto: la sigla è certificata oro

Cristina D’Avena ha festeggiato la certificazione d’oro della sigla di Occhi di gatto, il cartone animato che in Italia è stato mandato in onda a meta degli anni 80.
A cura di Redazione Music
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Cristina D'Avena ha festeggiato il Natale con una certificazione d'oro per una delle sue canzoni più simboliche. Il 2021 è stato un anno record per le certificazioni dei singoli al punto che la FIMI, la Federazione che sceglie i parametri per assegnarle ha deciso di rivederli, alzando le soglie minime per ottenerle, così da rendere un po' più difficile il gioco soprattutto in tempi in cui gli streaming hanno permesso un'impennata di questo tipo di riconoscimenti. Qualche anno fa la stessa FIMI aveva scelto di riabbassarle, ma l'ascesa imponente dello streaming ha portato a una riconsiderazione.

Ma Cristina D'Avena è comunque riuscita a fare in tempo a vedere certificata oro la sigla di "Occhi di gatto" che ha oltrepassato la soglia di 35 mila copie. Quella di Occhi di gatto è una delle sigle di cartoni animate più amate da varie generazioni, grazie alle storie delle sorelle Kisugi che andavano in onda a cavalo tra gli anni 80 e 90. la sigla è stata scritta da Alessandra Valeri Manera con la musica di Ninni Carucci ed interpretata, proprio da Cristina D'Avena, che è stata la voce di tantissimi canzoni che hanno segnato l'infanzia e l'adolescenza di tantissime generazioni.

La cantante ha voluto esprimere la sua felicità anche sui suoi social commentando il traguardo: "Ragazziiii! ✨ Mi hanno appena comunicato che il brano "Occhi di gatto" è stato certificato oro!📀 Sono contentissima che questa sigla sia nel cuore di milioni di italiani! Grazie mille a tutti voi, al maestro Ninni Carucci e alla grande Alessandra Valeri Manera… Vi amoooo!". Occhi di gatto è la storia di tre sorelle che di giorno gestiscono un caffè (che si chiama proprio come il manga shonen da cui è tratto), ma che, in realtà, sono dedite a ben altre attività. Hitomi, Hui e Ai, infatti, sono tre ladre di opere d'arte che però rubano solo opere di Michael Heinz che è il loro padre, cercando di ricostruirne la collezione rubata dai nazisti.

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