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Cristina D’Avena: “Oggi canto per tutti, dai gay ai ‘punkabbestia’”

Cristina D’Avena è un’icona nazionale, grazie alla sua voce prestata per tantissimi cartoni animati che hanno cresciuto una generazione. Oggi riceve imporponibili proposte di matrimonio e canta per tutti, dai gay ai “punkabbestia”, ma non smette di scrivere canzoni.
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Cristina-D-Avena
Cristina D'Avena

Ha 50 anni compiuti da qualche giorno Cristina D'Avena, ma soffre, dice, della Sindrome di Peter Pan e "che male c'è"? si chiede in un'intervista fatta dalla scrittrice Teresa Ciabatti, pubblicata sul Venerdì di Repubblica e ripresa dal sito che fa riferimento alla casa editrice minimumfax, Minima et Moralia. Un'intervista a 360 gradi, in cui la cantante parla della sua carriera e delle emozioni che le danno e che dà con le canzoni che l'hanno resa non solo famosa, ma un'icona nazionale. La D'Avena, infatti, è la voce delle sigle di tantissimi cartoni animati che hanno segnato l'infanzia di chi è nato tra la fine degli anni 70 e gli anni 80 e tutt'ora, nonostante sia passata un po' d'acqua sotto i ponti e la tv sia cambiata, relegando la tv dei bambini in un angolo, resta amatissima dal pubblico, al punto che, dice, riceve "centinaia di lettere e proposte di matrimonio da uomini di tutte le età, dai venticinque ai novant’anni". Nel 1992 riempì il Forum d'Assago, lasciando gente all'esterno, oggi si esibisce in concerti per l’Italia, centri commerciali. Conduce karaoke per bambini nei centri commerciali e va negli ospedali a far visita ai malati.

Canta per tutti la D'Avena, per i suoi fan storici, per chi l'ha scoperta tardi, per nostalgici e "punkabbestia":

Una volta a un mio concerto è venuto un punkabbestia, barba, piercing, birra. Ho pensato: si sarà sbagliato. Poi quando ho iniziato a cantare Memole e lui è scoppiato a piangere, ho capito: l’infanzia è il rifugio di tutti. Bisogna tornare alla purezza dell’infanzia.

Ma la cantante è anche un'icona gay e ne va fiera:

Faccio molti concerti per i gay. Mi vesto da fatina perché loro mi vogliono ancora così. Crimie è un simbolo. Una bambina maschiaccio che con la bacchetta magica si trasforma in prima donna. È l’ideale della trasformazione. Molti di loro sono cresciuti con questa speranza. Quando canto Crimi o Sailor Moon i gay si commuovono.

Ma non smette di fare musica per bimbi e pochi giorni fa è uscita con un nuovo singolo, "FestivalMar", cogliendo l'occasione di dover scrivere la sigla dell'omonima manifestazione canora per bambini dai 6 ai 16 anni che si svolge a Gatteo Mare (FC) la cui serata finale si terrà il prossimo 3 agosto e di cui l’artista è conduttrice e madrina.

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