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I Maneskin trainano l’Italia nel mondo con Ramazzotti e Eiffel 65: cresce la musica italiana all’estero

L’industria musicale italiana è in crescita anche all’estero. I Maneskin si confermano gli artisti italiani più ascoltati al mondo, ma sono decisivi anche i classici e la musica elettronica.
A cura di Cristina Somma
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I Maneskin hanno fatto da traino all'industria musicale italiana del 2022, in crescita all'estero, posizionandosi al primo posto come autori sulle piattaforme di streaming a livello europeo, ma anche in testa alle chart degli autori italiani più performanti a livello globale e degli autori under 35 più ascoltati al mondo. I loro due brani “I Wanna Be Your Slave” e “Zitti e Buoni” hanno conquistato i primi due posti sulle piattaforme di streaming. Il dato è uno di quelli che si possono leggere nel report della Siae e di Italia Music Export secondo cui tra il 2018 e il 2021 è stata registrata una crescita del 7,6% sul fatturato proveniente dal diritto d'autore all'estero. Nel report emerge che nel 2021, così come nel primo semestre del 2022, è stata registrata una crescita di ricavi per l'industria discografica italiana su piano internazionale.

A fianco alla band romana però sono stati decisivi per l'affermarsi della musica italiana all'estero anche altri artisti più o meno noti in patria, tra cui gli Eiffel 65 che, dopo il successo negli anni '90, sono ancora tra gli italiani più ascoltati al mondo, considerati un cult, una pietra miliare dell'eurodance e ancora una certezza per il successo dello stivale livello internazionale. Tra i preferiti al mondo ci sono anche colossi della musica cantautorale italiana come Eros Ramazzotti, Zucchero, Domenico Modugno, Paolo Conte, Lucio Dalla e Cocciante.

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Tra i più giovani apprezzati a livello globale l'elettronica è una costante, mentre l'urban si insidia nell'età contemporanea all'interno delle classifiche mondiali con una nuova generazione di artisti italiani emergenti, interpreti e autori diventati già famosi a livello nazionale. Tra gli under 35 più ascoltati al mondo infatti troviamo nell'ambito della musica elettro dance Deep Chills ad occupare il terzo posto, dopo Ultimo, e Yakamoto Kotzuga all'ottavo. Invece tra i giovani rapper più apprezzati al mondo c'è Rocco Hunt al quarto posto, Zef al quinto, thasup, Charlie Charles, Mahmood, Capo Plaza, Sfera Ebbasta e molti altri. Si aggiungono all'eclettico giovane panorama italiano apprezzato all'estero anche il pop rock di Michele Morrone e una nota di indie con Gazzelle e Carl Brave.

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Tra i brani italiani più apprezzati al mondo nel 2021 invece ci sono le pietre miliari della musica italiana ad occupare il podio. Oltre a "I wanna be your slave" dei Maneskin ci sono anche grandi classici del passato come Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno, Con te partirò di Andrea Bocelli, Tu vuo fà l'americano di Renato Carosone. In classifica anche Hollywood di La Vision con Gigi D'Agostino, "Blue degli Eiffel 65 e 1, 2, 3, 4 di Pasquale di Fonzo.

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In Europa invece alla classifica degli autori più ascoltati online si aggiungono: Funbeat che con la sua musica elettronica raggiunge il secondo posto, Tropico che si posiziona al quinto e Dardust al settimo. "Nel discorso sulla crescita della musica italiana all’estero – scrive in una nota Nur Al Habash, Direttrice Operativa della Fondazione Italia Music Lab, nuovo hub dedicato al supporto dei music creator italiani e struttura che include anche l’ufficio export – è importante sottolineare il ruolo centrale avuto in questi anni da SIAE. Italia Music Export – ha proseguito – ha avviato un lavoro di supporto verticale all’industria musicale italiana che ha dato i suoi frutti: più di 450 artisti e artiste e più di 180 figure professionali hanno ricevuto sostegno economico per le loro attività all’estero, mentre più di 400 aziende e professionisti hanno ricevuto formazione e assistenza personalizzata sulle loro strategie di internazionalizzazione. Il lavoro di Italia Music Export è stato fondamentale anche per coordinare il supporto delle istituzioni in questo ambito, come quello del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di ICE-Agenzia".

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Il report però non contiene solo numeri, statistiche e classifiche, ma anche analisi qualitative – come quella di Carlo Pastore – sulla percezione della musica italiana fuori dai confini nazionali, o quella di Paolo Madeddu sulla rivoluzione della musica nostrana vista dalle chart. Ci sono inoltre focus settoriali come il racconto sul nuovo ruolo del rap italiano a livello internazionale, attraverso il punto di vista delle major inquadrato attraverso i racconti di Federico Cirillo per Island Records, Ciro Buccolieri per Thaurus e Ruth Hagos per Warner Music Italy. Si aggiunge alle testimonianze delle etichette discografiche anche l’intervista ad Andrea Rosi, Presidente e CEO di Sony Music Entertainment Italy, sul futuro dei Måneskin. Infine è presente una mappatura di tutte le attività di sostegno al music export presenti al momento in Italia, tra le quali quelle di MAECI, ICE, FIMI, Puglia Sounds, e molte altre.

“SIAE – dice in un comunicato Matteo Fedeli, direttore generale Siae – da anni incoraggia e sostiene lo sviluppo dell’industria musicale italiana fuori dai confini nazionali, e per concretizzare questo impegno nel 2017 ha creato Italia Music Export, una struttura pensata per finanziare autori, editori ma anche etichette e management nel loro percorso di internazionalizzazione. I dati positivi a nostra disposizione – conclude – confermano la bontà della nostra scelta e ci spingono ad insistere nell’opera di sostegno anche alle nuove generazioni affinché possano proseguire la strada tracciata in questi anni”.

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