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Cosmo contro la decisione sulle capienze: “Basta distanziamento altrimenti scendiamo in piazza”

È un fiume in piena Cosmo, che al telefono più volte si scusa per l’enfasi e il trasporto con cui commenta il parere del CTS sulle capienze per quello che riguarda gli spettacolo dal vivo. Anzi è proprio arrabbiato, lui che nelle settimane scorse si era speso tanto per cercare di trovare un punto d’incontro con la Politica.
A cura di Francesco Raiola
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È un fiume in piena Cosmo, che al telefono più volte si scusa per l'enfasi e il trasporto con cui commenta il parere del CTS sulle capienze per quello che riguarda gli spettacolo dal vivo. Anzi è proprio arrabbiato, lui che nelle settimane scorse si era speso tanto per cercare di trovare un punto d'incontro con la Politica chiedendo che il suo concerto di tre giorni a Bologna fosse usato per sperimentare l'abolizione delle distanze durante i live. Il CTS, però, ha annunciato che se all'aperto potrebbe valere la capienza al 100%, per i locali al chiuso ci sarebbe ancora bisogno di un minimo di distanziamento con capienze previste all'80%. Ora la palla passa al Governo che solitamente certifica il parere degli esperti.

Cosmo, come mai definisci ridicolo il parere del CTS sulle capienze all'80% al chiuso?

Perché è ridicolo, da farsi ridere dietro da tutta Europa. Mi fa ridere arrivare a questo punto e fregiarsi di questa grande prudenza, di questa grande saggezza, mi sembra soltanto che sottotraccia si dica che vaccinarsi e il green pass non servano a niente. Sembra quello l'unico messaggio, non ce n'è un altro. Quindi bisogna decostruire quello che viene detto: se non è sicuro trovarsi insieme dopo che ti sei vaccinato, hai fatto un tampone, allora non serve tutto a niente, è una contraddizione enorme, sono stufo marcio.

Speri che cambi qualcosa quando il Governo dovrà pronunciarsi?

Spero solo che la Politica faccia la Politica, quindi grazie dei consigli ma insomma… Quando eravamo in piena pandemia senza i vaccini, intendo, si è dato il via all'apertura dei ristoranti con un metro di distanza e non due, permettendo di stare al tavolo tutto il tempo senza mascherine. Quindi, se si sono fatte scelte politiche perché c'è da tutelare altri aspetti della vita, si faccia anche in questo caso, a maggior ragione perché siamo in ambienti sicuri. Continuano a dirci che i vaccini funzionano, riducono i contagi, riducono i sintomi, siamo quasi all'80% di vaccinazioni.

Insomma quell'80% di capienza al chiuso lo ritieni inaccettabile…

Bisogna arrivare al 100% al chiuso e riaprire le discoteche, basta! Anche perché tanto continueranno i ritrovi illegali. Non so cosa pensano di fare, creare uno stato di Polizia e di sorveglianza costante? Non ho capito qual è il pro di questa cosa. Cosa vogliono aspettare? Il 100% di vaccinati?

Basta ricerca di compromesso, vale solo il 100%, quindi?

Certo, apertura totale ma con green pass, siamo in una fase di passaggio, bisogna ridurre il rischio ma per ridurre il rischio c'è il green pass, basta. Sfruttassero l'obbligo del green pass per i lavoratori con l'unico modo per cui abbia senso farlo: permettendo l'aggregazione, togliendo il distanziamento, anche perché tanto i cittadini il distanziamento lo stanno togliendo dappertutto, non esiste più, perché deve esserci in un luogo in cui sicuramente sono tutti vaccinati o tamponati?

Tu hai rinviato i tuoi concerti, col senno di poi, se questa misura fosse stata approvata dieci giorni fa, sarebbe cambiato qualcosa?

Non so, non c'è ancora DPCM, non sappiamo quando entreranno in vigore le nuove norme, nessuno ha fretta di correre col nostro settore, ovviamente ci trattano come i bambini capricciosi. Il nodo principale che deve essere messo nero su bianco sembra uno scoglio insuperabile e, ripeto, è sempre lo stesso, il distanziamento, perché la natura di certi riti, certi eventi culturali e aggregativi è quello della distanza tra persone annullata. Che non significa tentata strage di massa, epidemia fuori controllo, altrimenti nel resto d'Europa sono tutti impazziti e abbiamo noi gli unici politici lucidi e saggi.

Però l'80% è un passo avanti rispetto a prima, no?

L'80% è solo facciata, una sala concerto o un cinema, ormai, o lo apri o lo chiudi. La politica è un equilibrio di visioni, una contrattazione, ma non si può dare questo contentino a metà strada tra quello che mi chiede la società civile e quello che mi dice il CTS, va fatta una scelta un po' più intelligente.

Ma hanno chiesto un confronto con voi, anche in queste ultime settimane?

A parole, certo. C'è sempre questa ambiguità grossa, ma il problema è che personaggi come il Ministro Franceschini non contemplano riti musicali in cui il pubblico è attivo e partecipa attivamente. Per loro la Cultura è una cosa che ti fai iniettare endovena, seduti, immobili o passeggiando pacatamente in un museo. Noi non siamo Cultura, siamo una massa di bambini che saltano, per loro c'è poco interesse a rispettare questa esigenza umana. Che le discoteche non vengano prese neanche in considerazione, per esempio, fa capire che tipo di personaggi ci sono lì dentro, non c'è nessuna rappresentanza del nostro mondo e della nostra Cultura, quindi è chiaro che se lasci in mano a un gruppo che la pensa in un certo modo riguardo la vita notturna – magari anagraficamente lontani da questo tipo di  esperienza -, è chiaro che se la cantano e se la suonano con la stessa sinfonia; non c'è pluralismo, una completezza di visione. E non stiamo parlando di ottobre 2020, ma di ottobre 2021.

Pochi giorni fa il mondo della musica si è scatenata per il comizio di Conte, anche se valeva, immagino, per tutti i comizi politici.

Certo, vale per tutti i comizi, dove è sempre pieno di gente. Ma prima dei comizi ci sono i trasporti locali, soprattutto i treni regionali che sono tremendi, da mesi. Lì non accedi neanche col green pass. Le contraddizioni sono tante, quando Salmo ha sbroccato col suo gesto si scagliava proprio questo.

Avete pensato di organizzare qualcosa nei prossimi giorni?

Per adesso questo è solo un parere e quindi siamo ancora fiduciosi che sia la Politica ad assumersi la responsabilità, ma non parliamo di azzardo anzi è ancora fanalino di coda in Europa. Le pressioni sono state fatte nel caso non dovessero tirare fuori qualcosa di intelligente ovvio che succederà qualcosa nelle piazze, è arrivato il momento. Deve essere tolto il distanziamento, questo è il fatto principale.

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