Cori sessisti durante un concerto di Giorgieness: “Non mi vedrete piangere per avermi ferita”
La cantante Giorgieness, mentre si esibiva al Verona Digital Music Fest, è stata destinataria di cori sessisti. La cantante, all'anagrafe Giorgia D'Eraclea, ha condannato l'accaduto immediatamente:
"Io non dovrei sentirmi così quando sono su un palco e mentre sto facendo il mio lavoro. So che sembra stupido, ma a un uomo questo non succede. E non piango, perché non è che le donne piangono perché sono stupide, piangono perché sono arrabbiate".
Lo sfogo di Giorgieness sui social
Dopo l'accaduto, Giorgieness ha pubblicato sui social un lungo sfogo: "Succede, se sei una donna e sei su un palco, che ti urlino delle cose che non vorresti sentire. So che è successo anche a Milano, ma non me ne sono accorta, me lo avete detto voi. Male, dovete farli vergognare, sempre. Ieri sera però l’ho sentito io e non mi vergogno a dire che ho sentito le lacrime in gola. Di rabbia. E non per le parole – che si sentono chiaramente nel primo video – perché non è quel “nuda nuda”, è il sessismo che si porta dietro". E ha continuato:
"È l’idea che mentre sto lavorando tu decida di distrarmi, ricordarmi che sono una donna e che, alla fine, non posso solo essere brava, non posso solo fare bene il mio lavoro. E, distraendomi, mi fai perdere il fuoco. E non mi vedrete mai piangere perché mi avete ferita. Sarò sempre più arrabbiata e pronta a farvi vergognare di aver solo pensato di umiliarmi così. Ci tengo a dire che i ragazzi del Verona Digital Music Fest invece sono stati dei signori, e li ringrazio per aver scelto una donna come headliner. Così si fa a cambiare le cose. Sono nera, ma felice".
Intervengono gli organizzatori dell'evento: "Potrebbe essere stato un malinteso"
Sui social, gli organizzatori del Verona Digital Music Fest hanno manifestato la loro solidarietà all'artista, ma hanno anche avanzato l'ipotesi che dalla folla si sia sentita la parola "Scusa" e non "Nuda":
"Su quanto accaduto a Giorgieness, durante il suo live, ci sono voci discordanti. C’è chi dice di aver sentito uno "scusa" e c’è chi dice di aver sentito un "nuda". Alla fine poco importa, se sei una donna, se sei un'artista o una lavoratrice che viene messa a disagio, questo non va bene comunque. Ci auguriamo vivamente che si sia trattato di un malinteso e, se non lo è stato, siamo convinti che il nostro pubblico e la nostra città non approvino affatto queste modalità. Vogliamo difendere ancora di più un messaggio fondamentale che deve essere portato avanti, perché nel settore dello spettacolo e delle performance la parità – alle volte – è solo un miraggio. Come tanti, anche noi siamo in prima linea affinché le cose cambino ed è per questo che condividiamo col cuore quanto scritto da Giorgieness in merito a quelle parole".