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Conchita Wurst: “Sono femmina sul palco e maschio nella vita: non voglio cambiare sesso”

A pochi giorni dall’Eurovision Song Contest che co-condurrà Conchita Wurst parla della sua autobiografia, dall’infanzia al suo coming out.
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Mancano pochi giorni alla partenza dell'Eurovision Song Contest, una delle più grandi manifestazioni musicali europeee, che coinvolgono molti Paesi, ognuno dei quali è rappresentato da un artista che cercherà di portare la manifestazione nel proprio Paese: la manifestazione dell'anno successivo, infatti, si svolge nella nazione del vincitore. La scorsa edizione, dopo qualche tempo di basso profilo, fu molto chiacchierata e finì sulle prime pagine di tutto il mondo: il motivo fu una cantante con la barba. Conchita Wurst, che portava sul palco i colori austriaci, divenne in breve un vero e proprio caso, in grado di scatenare discussioni che andarono al di là della musica, con alcune nazioni che ne chiesero addirittura l'esclusione dalla competizione.

Ma la Wurst, la competizione se la portò a casa e quest'anno sarà la co-conduttrice della manifestazione, dopo un anno vissuto da protagonista, tra musica e impegno civile a difesa dei diritti LGBT, di cui è diventata uno dei volti più noti al mondo. La Wurst, protagonista anche dell'ultima edizione del Festival di Sanremo, ha scelto maggio come mese del 2015, quello in cui, oltre a essere protagonista della manifestazione, uscirà con un'autobiografia ("Io Conchita. La mia storia") e con un album omonimo, il primo, che cercherà di bissare il successo dei singoli (del primo "Rise Like A Phoenix", soprattutto").

La sua vita, ormai, è stata scandagliata fino in fondo e tutti sappiamo che la cantante è Tom Neuwirth, ha 26 anni, e sul palco diventa Conchita. Ma leggerne la biografia sarà diverso anche perché, come ammette la stessa Wurst in un'intervista a Vanity Fair, nonostante la ritrosia iniziale oggi è contenta di averla fatta e di averci messo molte fotografie della sua infanzia ma anche

perché mi ha costretto a ripensare alla mia vita e a certi ricordi che non credevo neanche più di avere

Ripercorre un'infanzia meravigliosa con i suoi genitori che l'hanno sempre amata e un'adolescenza dove ha cominciato ad avere i primi problemi ("Per me è stato il periodo in cui sono diventata me stessa") e ha cominciato a subire quella che definisce una violenza psicologica

quella fatta di commenti e piccole quotidiane discriminazioni. Andare a scuola non è stato facile. La svolta è stata quando ho capito che non c’era niente di sbagliato in me o nell’essere gay

Una biografia precoce, in effetti, che narra, ovviamente, il suo coming out "un po' traumatico", scoperto dai genitori per un'intervista in cui gli era stato chiesto della sua situazione sentimentale

Un giornalista mi chiese della mia vita amorosa e a quel punto avevo due scelte: mentire oppure dire la verità, cioè che ero gay. Ho scelto la seconda. A quel punto ero in pace con me stesso

e in cui spiega come il tanto parlare che si fa sia dovuto soprattutto al suo successo commerciale, e soprattutto smentisce ancora una volta come voglia diventare donna

io sono femmina sul palco, maschio nella vita, e sto benissimo così. Non ho nessun desiderio di cambiare sesso. La mia vita è perfettamente divisa tra Conchita e Tom

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