Commissione Europea: Sony può acquistare 2 mln di canzoni dagli eredi di Michael Jackson
La Commissione Europea ha dato il via libera all'acquisizione da parte della Sony Corporation della Sony/ATV, che in precedenza era divisa a metà tra la stessa società americana e la Michael Jackson Estate. Non c'è, dunque, alcun problema riguardo la possibilità che questa acquisizione possa creare un problema di accentramento di potere e influire sul mercato: "La Commissione non crede che questa transazione possa avere un impatto negativo sulla concorrenza nei mercati della musica riprodotta e delle edizioni musicali nell'Area economica europea", come si legge dal comunicato ufficiale rilasciato qualche giorno fa sul sito dell'Istituzione. Dopo settimane tribolate per gli eredi di Michael Jackson, che stanno combattendo con le rivelazioni a pillole del dottor Conrad Murray – condannato per omicidio colposo nella causa sulla morte del Re del Pop -, autore di un memoir in cui si parla del suo rapporto col cantante e le rivelazione di alcuni tabloid sulla sua presunta pedopornografia – da cui fu assolto completamente mentre era in vita -, si torna a parlare di musica o almeno di fatti musicali.
La cifra d'acquisto è 750 mln
Gli eredi di Michael Jackson, quindi, hanno definitivamente venduto il 50% di un catalogo che conteneva le edizioni di artisti come Beatles, Bob Dylan, Marvin Gaye, Lady Gaga – per un totale di circa 2 milioni di canzoni – oltre che dello stesso autore di "Thriller" che acquistò la Sony/ATV nel 1985 per una cifra complessiva di 41 milioni di dollari e che in seguito fu divisa proprio con la Sony che oggi torna in possesso dell'intero catalogo per una cifra che si aggira attorno ai 750 milioni di dollari, ma che gli permetterà di gestire alcuni tra i cataloghi più prolifici al mondo.
La Sony acquisisce anche il catalogo EMI
Con questa operazione la Sony, inoltre, diventa anche amministratore esclusivo del catalogo EMI. L'operazione, continua la Commissione "non aumenterà materialmente il potere di mercato di Sony nei confronti dei fornitori di musica digitale rispetto alla situazione precedente" e soprattutto ci permette di tornare a parlare di musica e non di presunti scoop sulla vita sessuale del cantante.