Come ha fatto Chris Martin dei Coldplay a cantare Napule è in napoletano
Chi era presente allo stadio Maradona durante le prime due tappe del tour italiano dei Coldplay è rimasto abbastanza sorpreso dalla capacità di Chris Martin di cantare Napule è di Pino Daniele in napoletano. I Coldplay, infatti, come spesso fanno durante le date dei loro tour, cercando di rendere omaggio alle città e ai Paesi che li ospitano, ritagliandosi uno spazio per una canzone simbolica. Questa volta la scelta è caduta su una delle canzoni più conosciute del repertorio dell'artista napoletano, nonché una delle canzoni simbolo della città partenopea. Non è detto che Martin conoscesse Pino Daniele prima di sapere di dover suonare a Napoli, probabilmente gli è stata suggerita dal promoter italiano o chissà, ma resta la dignità con cui il cantante è riuscito a interpretarla.
Poco prima della fine del concerto, infatti, Martin ha cominciato ad accennare alla chitarra la canzone, non senza incertezze, il pubblico non aveva subito colto, ma appena il cantante ha accennato alle prime parole è esploso un boato. I 50 mila dello stadio Maradona, infatti, hanno accompagnato, con i controcori tutto il brano e molti sono stati coloro che si sono stupiti per una pronuncia degna, contando i natali britannici (del Devon) di Chris Martin che non parla italiano, ma ha voluto comunque scegliere non tanto una canzone in italiano quanto una canzone in dialetto, una con cui non è facile confrontarsi, oltre che per il paragone con l'originale, anche per la pronuncia napoletana.
Martin, però, ha sorpreso tutti e nonostante l'accento inglese è riuscito a pronunciare degnamente tutta la canzone, come si vede nelle centinaia di video che sono fioccati subito dopo la prima al Maradona. Come ce l'abbia fatta è presto detto: oltre a una preparazione importante, immaginiamo, dovuta alla professionalità di una delle band più importanti al mondo, sicuramente è venuto in aiuto del cantante anche l'alfabeto fonetico che gli ha permesso di trasformare i suoni del napoletano in suoni più comprensibili per lui o semplicemente alcune assonanze di suono. Quindi "culure" diventa "coloorer", mentre "int'e vic', mmiez' all'ate" diventa "eentayvee kermyay salata", oppure "napule è tutto nu suonno e ‘a sape tutto ‘o munno" diventa "Napul è toot (er) ne swan. Eh asana too-utto mooner", mentre "napule è ‘na carta sporca e nisciune se ne ‘mporta" diventa "Napule eh nagater schporker eh nischooner sa hanimporter".
Insomma, Martin ha studiato, come fa un vero professionista, cercando di portare la migliore versione possibile della canzone e cercando anche di usare questo metodo per regalare al pubblico qualche parola di saluto in napoletano, o anche in italiano, come successo varie volte durante il cocnerto. Qualcuno gliel'avrà tradotta, probabilmente, lui ha cercato di impararla al meglio, Napoli ha apprezzato e ha cantato, l'effetto è stato molto emozionante. Non è detto che i Coldplay conoscessero Pino Daniele, ma chissà che il calore del pubblico napoletano non possa fargli rimanere nel cuore una delle canzoni più amate di Daniele.