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Coco e Mecna sono la “Bromance” del rap italiano, dalla scrittura emotiva al tributo a Raf

C’era chi lo sospettava da anni che sarebbe successo e chi dopo averli sentiti per la prima volta in “Equilibrio” sulla stessa traccia, aveva sognato di vederli assieme in un progetto “personale” assieme. La visione emotiva della musica li unisce, come il nome (Corrado+Corrado) e tanti altri piccoli aspetti simili che negl’anni hanno portato alla nascita di un’idea e poi la definizione di “Bromance”, in uscita il prossimo 22 ottobre.
A cura di Vincenzo Nasto
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"Non ci speravi più ma so che, non aspettavi nient'altro, best couple. Ci basta un'intro per ricordartelo, stai là, non puoi scambiarci per nessun altro". Potrebbe servire solo questa barra di Mecna e Coco nella titletrack "Bromance" per presentare uno dei joint album del rap italiano più attesi dal pubblico, in uscita il prossimo 22 ottobre. Dopo anni di collaborazioni nei propri dischi, ma anche in quelli altrui, come in "Equilibrio" del producer Night Skinny, i due Corrado ritornano assieme, per la prima volta in un progetto comune. 12 tracce, un immaginario tra i più definiti nella scena italiano: un mondo urban in cui le emozioni vengono descritte con espedienti raffinati, in cui l'intimità capovolge il suo ruolo privato per diventare un elemento di identificazione. Mecna e Coco sono anche la rivisitazione di un immaginario pop anni '90, e non è solo il campionamento di "Sei la più bella del mondo" di Raf a parlare: le atmosfere, a metà tra il mondo urban e quello elettro-pop anni '90 diventano la cassa di risonanza emotiva del progetto. Tra i produttori anche Kina, Sick Luke e Geeno, collaboratori molto vicini ai rapper, che hanno saputo segnare un'identità al progetto, che prende anche pieghe psycho-dance in "Zombie", una testimonianza delle paranoie descritta precisamente dai due artisti. Ma anche Chicago, un pezzo perfetto per un teatro con orchestra, il brano più funk del progetto, che proietta Mecna e Coco anche in una nuova dimensione musicale. "Bromance" ha scelto il momento giusto di sorgere, in attesa della sua crescita ed evoluzione.

Partiamo dalla fine, dall'undicesima traccia dell'album: "Chicago" è quello che si può definire un singolo in crescendo, fiati e ritmo funk che sembrano provenire da un altro mondo. Ma "Chicago" è anche la seconda parte di un brano, "For you" contenuto nella deluxe di Mecna "Mentre nessuno guarda" in cui avete collaborato assieme. 

Coco: Sono contento che sia arrivata questa cosa, infatti quando stavamo registrando "For you" il brano "Chicago" era già stato chiuso. Volevamo creare una connessione tra le due canzoni.

Mecna: Sicuramente è uno dei brani in cui ci siamo divertiti di più e in cui è stato bello sentire alla fine del progetto un tale accompagnamento sonoro.

Invece parlando dell'uscita dell'album, qual era la paura più grande?

Mecna: Non abbiamo avuto paura, non abbiamo subito la pressione dell'aspettativa dei fan.

Coco: Anzi mentre registravamo pensavamo quale sarebbe potuta piacere di più al pubblico. Ci siamo trovati molto bene insieme e siamo stati molto liberi.

Come vi siete completati a vicenda nella produzione del disco?

Coco: Corrado mi ha dato una mano sull'aspetto pratico della musica, anche perché sono una persona che pensa troppo. È stato il mio fratello maggiore.

Mecna: Ho imparato da lui un po' più di ragionamento. Ci siamo spesso fermati su alcune melodie, perché la sua insicurezza alcune volte ci ha fatto migliorare il lavoro finale.

Gli anni '90, sia per le produzioni elettro-pop, sia per il chiaro campionamento in "Sei la più bella" del brano "Sei la più bella del mondo" di Raf, appare chiaro. Come ha influenzato soprattutto la melodia del disco?

Coco: La scelta di Raf è nata dalla voglia di riprendere qualcosa degli anni 90. Noi siamo coetanei e questa scelta ci dava la possibilità di riprendere momenti della nostra adolescenza. Abbiamo sparato alcuni pezzi anni 90 durante la session in Toscana, e ci è venuta l'illuminazione. Eravamo legati da alcuni ricordi personali.

Mecna: Entrambi avevamo dedicato questo pezzo alla nostra prima fidanzatina, eravamo alle medie. A livello di sound, ci piaceva tanto una sua riproposizione rendendola nostra. Secondo me ci sta benissimo in un disco nostro. Poi siamo cresciuti con quella roba lì. Le lovesong su Mtv sono state il primo approccio alla musica che abbiamo avuto.

E invece un brano come "Vita normale" quanto rappresenta anche un punto di unione con il vostro pubblico?

Mecna: È un pezzo importante perché descrive appieno il nostro rapporto conflittuale, tra la voglia di essere artisti e la necessità di rimanere coi piedi per terra. Secondo me è il punto di contatto che ci avvicina tantissimo alla nostra fanbase, attenta e curiosa alla nostra vita.

Come avete scritto invece le strofe?

Coco: Siamo arrivati insieme su ogni concetto, abbiamo scritto le strofe assieme e poi ce le siamo divise. Volevamo essere liberi di poterci esprimere.

Non colpisce l'assenza di altri artisti in questo progetto, soprattutto per il tono personale nella stesura dei testi. Era una scelta iniziale o non avete trovato la persona giusta?

Coco: questo è già un album featuring e molti pezzi erano troppo personali, tra scrittura e melodia, per centrare le persone giuste. Ci siamo detti andiamo così, però poi vedremo.

C'è qualche artista che vi ha ispirati maggiormente, anche per le produzioni musicali?

Mecna: Forse ci siamo ispirati a vicenda, anche perché abbiamo ascolti molto simili. Ci piace la stessa musica. Il suono è arrivato di per sé, anche perché avevamo portato produttori vicini a noi, più elettronici per me, più urban, forse hip hop per lui.

E invece cosa vi ha ispirato dal vostro primo incontro a fare un disco assieme?

Coco: Al nostro primo incontro abbiamo posato i cellulari e abbiamo parlato molto, per accorgerci poi che avevamo anche lo stesso sfondo del cellulare: un emoticon triste. Poi ci chiamiamo entrambi Corrado, troppe coincidenze, oltre i gusti musicali quasi uguali. Ci siamo riconosciuti tra tanti.

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