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Clementino: “Sogno di entrare tra i grandi di Napoli come Pino Daniele, Totò e De Filippo”

Ospite di Terrazza Martini a Milano, Clementino si è esibito in alcuni dei suoi classici, con l’energia che lo contraddistingue e la determinazione che lo ha portato a diventare uno dei rapper che hanno scritto la storia del genere in Italia. A Fanpage.it ha detto: “Il mio sogno è entrare a far parte della Hall of fame di Napoli, ma adesso è ancora presto”.
A cura di Filippo M. Capra
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Il bello di Clementino è che ti parla con gli occhi. Quando è sul palco accompagna la grinta vocale allo sguardo indemoniato, di chi, nonostante i 40 anni, ancora ha la fame di un ragazzino nel dimostrare che quel palco continua a guadagnarselo senza dare nulla per scontato. Quando ti parla, invece, si lascia trasportare dalle sue emozioni, rimanendo vero, a sé stesso innanzitutto ma anche a quella che è la sua carriera.

L’occasione per sperimentare, ancora una volta, sulla propria pelle il tornado Clementino è l’evento di chiusura del Martini Live Bar, organizzato su Terrazza Martini a Milano, e trasmesso in streaming sui canali social dell’azienda di liquori. Ai suoi cavalli di battaglia, il rapper napoletano ha alternato canzoni più profonde riproponendo Don Raffaè di Fabrizio De André, cover portata anche ad un’edizione di Sanremo. Per cantarla, non è propedeutico conoscere la lingua del testo ma la lingua del mondo, quella con cui Faber ha ammaliato milioni di persone insieme all’irraggiungibile carisma. E anche grazie a questo coraggio di misurarsi coi più grandi, a cui lui stesso ammette di ispirarsi, Clementino si fa apprezzare per lo spirito artistico.

Ad una domanda di Fanpage.it, il rapper spiega che “guardando ai tempi in cui vincevo il 2thebeat penso alla determinazione che ho avuto per arrivare dove sono. Mi dico che ce l’ho fatta anche se non ce l’ho fatta, perché io prendo come spunto i grandi artisti, molti dei quali hanno reso grande la mia Napoli: Totò, De Filippo Loren, Pino Daniele. Il mio sogno è entrare a far parte della Hall of fame di Napoli, ma adesso è ancora presto”. La risposta si sarebbe potuta leggere nei suoi occhi, trasportato dai tempi in cui vinceva le gare del freestyle ad oggi, mandando avanti veloce.

Con lui sul palco del Martini Live Bar anche Saturnino, storico bassista di Jovanotti, che dopo la live ha intrattenuto gli ospiti con un dj set. Saturno, come lo chiamano gli amici, si è lasciato completamente trasportare dalla live con Clementino, come se su Terrazza Martini ci fosse il pubblico di San Siro. E a tal proposito, il compositore dice di sperare che “che questo format continui con le persone in presenza, perché è una gran figata”. Ed è stata davvero una gran figata, con tutti gli ospiti della stagione: oltre a Clementino e Saturnino, sul palco si sono susseguiti Gue Pequeno, i Coma Cose, Nitro e tanti altri. Un appuntamento unico in una location unica che speriamo, al più presto, possa avere il pubblico degno di eventi del genere. Rigorosamente in presenza.

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