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Claudio Cecchetto chiama Emis Killa dopo le frasi su Riccione: “È dispiaciuto”

Il consigliere comunale di Riccione Claudio Cecchetto ha chiamato Emis Killa dopo le accuse sulla città romagnola: “Sto organizzando un incontro con la sindaca, il rapper è dispiaciuto”.
A cura di Gaia Martino
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Claudio Cecchetto, oggi consigliere comunale di Riccione, ha parlato al Corriere della vicenda che ha visto protagonista Emis Killa, il rapper che poche settimane fa ha attaccato la città di Riccione, descrivendola "Come Marsiglia, qui dopo le 18 è pericoloso uscire". L'artista si lamentò prima delle tasse pagate, poi della mancanza di servizi, facendo riferimento alla nota località dell'Emilia Romagna che a suo dire sarebbe diventata pericolosa.

Tanto per rimanere in tema, Riccione è diventata Marsiglia comunque. Una volta i giovani andavamo li a divertirsi, le famiglie anche. Ora dopo le 18:00 se sei un bravo ragazzo devi avere paura a farti una passeggiata sul lungomare. Le manganellate nelle ginocchia ci vogliono.

Claudio Cecchetto ha così raccontato di aver chiesto al rapper di incontrarlo, è impegnato nell'organizzazione per coinvolgere anche Daniela Angelini, la sindaca di Riccione. "Sarebbe la cosa da fare dopo tutto quello che è successo". Poi ha aggiunto su Emis Killa:

Ho chiamato Emis  e gli ho chiesto se fosse disponibile a venire di persona a Riccione. Mi ha detto di sì. Si è detto dispiaciuto soprattutto per la strumentalizzazione che è stata fatta a partire dalle sue frasi.

La replica a Francesco Facchinetti

Emis Killa non è stato il solo a criticare i servizi a Riccione, anche Francesco Facchinetti aveva attaccato la città sottolineando quanto fosse poco sicura. "Se dico che Riccione non è un paese sicuro e io coi miei figli non ci vado perché ho paura, non dico una bugia ma una cosa oggettiva" le sue parole in un discorso nel quale criticava la gestione della sicurezza in tutta Italia. Cecchetto, che conosce bene Facchinetti essendo stato il suo primo produttore, ai tempi di DJ Francesco, ha definito le sue parole come "una sparata".

Devo ammettere che quando sono tornato credevo anche io che fosse una Riccione lontana da quella di trenta anni fa. Invece devo dire che ci si diverte ancora molto. L’altra sera l’ho capito quando mio figlio è ritornato a casa all’alba. Forse Francesco ricorda i tempi di quando lo portavo qui a inizio carriera, ma erano appunto altri tempi.

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