Chris Cornell, i risultati dell’autopsia: le droghe assunte non hanno contribuito alla morte
Sono stati resi noti i risultati dell’autopsia praticata sul corpo di Chris Cornell. Il frontman dei Soundgarden, trovato impiccato nel bagno della sua camera di albergo a Detroit il 18 maggio scorso, avrebbe assunto alcune droghe che, tuttavia, non avrebbero influito sulla morte.
Cornell aveva ingerito dei sedativi e un farmaco contro l’ansia la notte in cui si è tolto la vita a 52 anni il 18 maggio scorso. Le sostanze in questione, però, non avrebbero concorso a instillare nell’artista il desiderio di suicidarsi a poche ore dal suo ultimo concerto. Il medico legale che ha stilato il referto autoptico ha dichiarato: “Le sostanze assunte non hanno contribuito a causarne la morte”. Nel suo corpo sono state ritrovate tracce di benzodiazepine, barbiturici e sedativi, oltre a un farmaco utilizzato per la congestione nasale. Queste sostanze non avrebbero concorso al suicidio, stando a quanto sostiene il medico legale.
La moglie di Chris Cornell: “Non si sarebbe tolto la vita”
Era stata la famiglia di Cornell ad avanzare l’ipotesi che fossero stati i farmaci ingeriti a indurre l’uomo a togliersi la vita. Solo pochi giorni fa Vicky Karayiannis, vedova di Cornell, aveva dichiarato:
È tornato a casa per la festa della mamma, per passare un po' di tempo con noi, poi è ripartito mercoledì, il giorno del concerto, dopo aver passato un po' di tempo con i suoi figli. Quando abbiamo parlato al telefono, prima del concerto, abbiamo deciso che saremmo andati in vacanza durante il Memorial Day e abbiamo parlato di altri cose che avremmo voluto fare. Ho notato che biascicava e mi sembrava diverso. Quando mi ha detto che forse aveva preso una o due pasticche in più di Ativan, ho chiamato la sicurezza e ho chiesto che andassero a controllare come stesse. Quello che è successo è inspiegabile e spero che i prossimi risultati medici ci forniscano delle informazioni aggiuntive. So che amava i suoi bambini e che non avrebbe mai voluto fargli del male, togliendosi intenzionalmente la vita.
Il referto dell’autopsia nega che le droghe assunte abbiano giocato un ruolo all’interno di questa dolorosa vicenda.