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Chi è Shame, il rapper cuneese entrato nel Guinness World Record con 35 ore di freestyle

Dopo averlo battuto per la prima volta nel 2017, il rapper cuneese Shame si riprende il record del mondo di freestyle con oltre 35 ore di esibizione.
A cura di Vincenzo Nasto
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Trentacinque ore e cinque secondi tutto d'un fiato, che gli sono valsi un Guinness World Record tutto italiano. Stiamo parlando del rapper cuneese Shame, nome d'arte di Fabio D'Errico, che lo scorso 13 dicembre ha rappato in freestyle per 35 ore consecutive, con una sola pausa di 15 minuti, superando il record stabilito prima di lui dal rapper americano George Watsy che nel 2020 era riuscito ad arrivare al limite delle 33 ore e 35 minuti. Un grande risultato che lo riporta in vetta, dopo esserci già stato nel 2017 quando in piazza Santarosa a Savigliano portò a termine una performance di 25 ore, eseguita nella vetrina di un negozio. Nel frattempo, l'artista 27enne ha pubblicato negli scorsi mesi il suo primo album ufficiale con l'etichetta "Bonnot Musica Label", e continua i suoi studi di filosofia, un grande aiuto come ha rivelato durante la performance andata in onda in diretta su Twitch e YouTube.

La prima volta in piazza, dove tutto era cominciato, al parco Graneris di Savigliano, provincia di Cuneo: era il 2017 e il giovane rapper Shame entrava nel Guinness World Record grazie a una performance di 25 ore, che si era poi conclusa nelle vetrine di un negozio. Un record arrivato per caso, come aveva ammesso lo stesso rapper: "Quel record tutto saviglianese era nato quasi per caso, senza allenamento, senza preparazione fisica. Ora arrivo all’appuntamento molto più preparato. Voglio fare almeno 34 ore di freestyle". Il risultato ha superato anche le aspettative. Infatti, lo scorso 13 dicembre, in diretta su Twitch e YouTube in un B&B di Milano, il rapper ha battuto il precedente detentore del titolo con una performance di 35 ore consecutive di freestyle, superando l'americano George Watsy fermo a 33 ore e 35 minuti. La sfida milanese al record ha visto una serie di deejay alternarsi alla console, ma soprattutto sette influencer che avrebbero suggerito temi e immagini per riuscire nell'impresa. Il rapper aveva per ogni ora, cinque minuti a disposizione per mangiare dissetarsi e riposarsi, anche cumulabili: nell'intera prestazione, Shame ha deciso di utilizzare solo 15 minuti di pausa arrivato vicino alle 30 ore. Il suo corpo ormai aveva bisogno di cibo e soprattutto riposo: dopo essersi ripreso è filato tutto liscio fino alla 35° ora, nuovo record mondiale.

Nel frattempo, solo poche settimane prima, il 26 novembre, l'impresa era stata anticipata dall'uscita del suo terzo album ufficiale: dopo "Empatia" e "Astratto", arriva "Chi ci ucciderà". Il disco, che ha visto la collaborazione del produttore e polistumentista Bonnot, è un progetto di 10 tracce, 30 minuti in cui il rapper racconta la durezza di un mondo che sempre meno lo appartiene. Temi come il rapporto tra la politica e l'ambiente, le critiche a un mercato musicale che più si espande e più chiude le porte agli artisti, diventano centrali: su tutte, la traccia "68 dissing", un chiaro riferimento al format Red Bull "64 barz".

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