Chi è Paolo Jannacci, figlio di Enzo che porta l’anima jazz a Sanremo 2020
Paolo Jannacci fa il suo esordio al Festival di Sanremo 2020 con "Voglio parlarti adesso". Il jazzista è tra i Big che si esibiranno sul palco dell'Ariston per la settantesima edizione della rassegna che si terrà dal 4 all'8 febbraio, condotta da Amadeus che ne è anche il direttore artistico. Paolo non sarà il primo Jannacci a salire su quel palco: figlio d'arte, infatti, il musicista è figlio di Enzo Jannacci, che ha partecipato per quattro volte al Festival. Paolo si è costruito, nel tempo, un'importante carriera da jazzista, e oggi ne è uno dei rappresentanti italiani più rinomati. Da qualche mese, però, ha aperto la sua musica a una strada più pop.
Paolo Jannacci, la svolta pop di "Canterò"
Il jazzista, infatti, ha pubblicato "Canterò", un album in cui Jannacci si mette alla prova con il pop. Un debutto vero e proprio come cantautore, facendosi affiancare da un po' di amici come Michele Serra, che firma il testo della title track, J-Ax che duetta in "Troppo Vintage", Claudio Bisio in "Mi piace" e i Two Fingers che mettono il loro marchio nell’arrangiamento e nel rap di "L’unica cosa che so fare". Oltre ai brani originali, poi Paolo ha anche voluto rendere omaggio al padre, con la rilettura di "E allora… concerto" e "Fotoricordo… il mare" oltre a Luigi Tenco in "Com'è difficile"): "È da un po' di tempo che ho cominciato a utilizzare il canto come forma espressiva e comunicativa fondamentale. Ho cominciato riappropriandomi di brani di mio padre e di grandi artisti legati alla mia famiglia. Da lì ho cominciato a maturare interesse per canto voce e a scrivere brani inediti e ho avuto la fortuna di incontrare amici e artisti di grande livello che mi hanno dato retta e mi hanno aiutato".
Paolo Jannacci, gli album jazz e pop
La musica è stata parte della sua vita fin da piccolo, come ha spiegato a Fanpage.it: "Sono stato sommerso dalla musica sin da piccolo – racconta Jannacci – Sia da mio padre sia dai tanti amici che frequentavano la casa. Poi pian piano ho scoperto e iniziato ad amare la musica jazz, perché intuivo che poteva darmi un qualcosa in più. Il jazz è soggettività, è mettersi a nudo, e ci puoi trovare cose che nella musica pop o folk non ho trovato". Dopo aver studiati lingue, filosofia e musica è diventato musicista professionista nel 1988, pubblicando gli album “Notes” del 1999, “Tape 1” nel 2004, “My Tangos” nel 2005, “Trio” nel 2008, “Allegra” nel 2013) e "Hard Playing" nel 2017 e collaborando con artisti come Dario Fo, Paolo Conte, Chico Buarque, Ornella Vanoni, Claudio Bisio, Massimo Ranieri, J-Ax.
Paolo ed Enzo Jannacci
Paolo Jannacci, inoltre, ha arrangiato tutti i dischi del padre usciti tra il 1994 e il 2013, compresa "I soliti accordi", la canzone con cui il padre Enzo e Paolo Rossi parteciparono al Festival di Sanremo del 1994: "L'eredità di papà è un'eredita che conservo e mantengo felicemente perché mi dà la possibilità di avere un grande background. Io sono fiero di quello che mi ha insegnato e tutto quello che ho assimilato viene fuori in qualche gesto, nelle espressioni. Gli assomiglio tanto e sono contento di questo".
Chi è la mamma di Paolo Jannacci, moglie di Enzo
Giuliana Orefice è la mamma di Paolo Jannacci. Ha sposato il 23 novembre 1967 il cantante, padre del concorrente di Sanremo 2020. Ha dato alla luce loro unico figlio nel 1972, il 5 settembre. Del marito, con cui ha vissuto per 40 anni, ha dichiarato questo: “Conobbi Paolo quando ero al mare: ero in villeggiatura a Finale Ligure e lui era lì spesso ospite di amici” ha raccontato la donna alla trasmissione Techetechetè.