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Celentano rinuncia al Premio Fellini, è turbato per la vicenda Bridgestone

Adriano Celentano, per dimostrare la sua solidarietà ai dipendenti della Bridgestone di Bari, ha deciso di non partecipare al Bari International Film Festival. Claudia Mori spiega: “Non sempre lo show must go on”.
A cura di Daniela Seclì
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A Bari tutto era pronto per ospitare Adriano Celentano e festeggiare con lui la sua straordinaria carriera. Il molleggiato avrebbe dovuto essere l’ospite d’onore del Bari International Film Festival, dove avrebbe tenuto una lezione di cinema e avrebbe ricevuto il prestigioso Premio Fellini. Il Festival avrà inizio sabato 16 marzo ma sembra che Celentano non ci sarà. L’artista ha deciso di esprimere tramite la sua assenza, la sua piena solidarietà nei confronti degli operai restati senza lavoro a causa della chiusura della fabbrica Bridgestone di Bari. E’ Claudia Mori, moglie di Adriano, a spiegare in un messaggio ad Ettore Scola e Felice Laudadio, le ragioni che hanno spinto il cantante a declinare l’invito.

"Cari Ettore e Felice, la bruttissima vicenda dei 950 licenziati Bridgestone di Bari turba profondamente Adriano e non lo mette nelle condizioni di spirito giuste per partecipare alla manifestazione organizzata in suo onore per ricevere il prestigioso Premio Fellini. La situazione mette centinaia di famiglie in difficoltà e questo si verifica proprio nella città in cui Adriano dovrebbe presentarsi per ritirare il premio e festeggiare la sua carriera. Per quanto Adriano è da sempre orientato alla difesa del sociale, questo è impossibile. Si tratta di un fatto imprevedibile quanto inaccettabile per lui. La sua presenza purtroppo non può portare alcun genere di solidarietà ai lavoratori che sono impegnati nella difesa del loro posto di lavoro o dare al problema un'evidenza che lo stesso già possiede. La sua soluzione, invece, dipende da scelte e dinamiche nelle quali Adriano non può intervenire. Per queste ragioni Adriano chiede di sospendere l'evento, la consegna dell'importante Premio Fellini, proprio per avere modo di parteciparvi, come previsto, ma in un momento storico nel quale si spera ci sarà veramente da festeggiare anche con tutta la cittadinanza barese. Auspico veramente che possiate comprendere e condividere che non sempre lo ‘show must go on'. Con amicizia. Claudia".

Dal canto loro, Scola e Laudadio, hanno fatto presente al cantante che anziché essere assente per dimostrare solidarietà nei confronti degli operai della Bridgestone, potrebbe essere presente proprio per trasmettere in maniera inequivocabile la sua vicinanza ai lavoratori. Nel messaggio indirizzato alla Mori scrivono:

"Cara Claudia, apprezziamo molto la sensibilità di Adriano per la brutta faccenda Bridgestone, e non poteva essere diversamente. Ma proprio per questo, e al di là di festeggiamenti che non sono nel nostro stile, ci aspettiamo che Adriano venga invece a Bari anche per portare in prima persona la propria solidarietà ai lavoratori della fabbrica minacciati di licenziamento. Ancor prima di ricevere il tuo messaggio avevamo già progettato di invitare una significativa rappresentanza di lavoratori Bridgestone al Petruzzelli proprio per dare visibilità alla loro lotta in ragione della presenza di innumerevoli media nazionali (e non solo) presenti a Bari per l'occasione. Crediamo di poter dire che i lavoratori in lotta apprezzeranno molto di più una testimonianza diretta e dal vivo portata da Adriano Celentano che non attraverso un comunicato emesso da lontano. Chiediamo dunque ad Adriano di ripensarci e di decidere di vivere insieme a noi un'esperienza davvero importante".

Ad onor del vero, Ettore Scola aveva già pianificato di invitare, alla serata inaugurale del Festival, alcuni degli operai che rischiano di restare disoccupati. E non è tutto. Il Premio Fellini verrà dedicato a coloro che stanno lottando contro la chiusura dello stabilimento e verrà fatto un appello a boicottare i prodotti di quell’azienda tramite una spilletta che reca la scritta: “Boycott Bridgestone”, consegnata a tutti coloro che andranno ad assistere al Festival. A questo punto è lecito chiedersi se non si dimostri più solidarietà partecipando attivamente al festival anziché dando forfait.

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