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Cecco e Cipo: “Felici che nonostante l’esclusione da X Factor siamo in Top 10”

Con “Vacca Boia” e la loro aria spaesata Cecco e Cipo hanno conquistato il pubblico di X Factor che si è ribellata all’esclusione dei due ragazzi toscani che intanto si godono l’entusiasmo che si è creato attorno a loro e l’ingresso nella Top 10 di iTunes.
A cura di Francesco Raiola
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"Vacca Boia" è stato uno dei tormentoni di questa prima parte di X Factor. A portarla sul palco sono stati due personaggi che – nonostante l'eliminazione – sono diventati in brevissimo tempo tra i più amati del programma. Loro sono Cecco e Cipo, due ragazzi che suonano da anni assieme e che hanno portato un cantautorato scanzonato e bucolico, assieme a un po' di surrealismo, sul palco del talent di Sky. Il pubblico, in effetti, ha amato subito quel loro sembrare completamente fuori dagli schemi che solitamente legano chi si ritrova davanti ai giudici per cercare di realizzare il sogno di poter fare musica arrivando a quanta più gente possibile. Nel momento della loro eliminazione i due si sono ritrovati argomento di discussione sul web, con hashtag dedicati (#ridateciceccoecipo #rivogliamoceccoecipo #vaccaboia) che sono diventati in breve tempo TT su Twitter, e il loro album d'esordio "Roba da maiali" è schizzato nella top 10 della classifica di iTunes. Insomma, Simone Ceccanti e Fabio Cipollini si sono ritrovati, improvvisamente, a doversi confrontare con un pubblico enorme per i loro standard, che pure è fatto di tantissimi concerti in giro per l'Italia e collaborazioni interessanti. Abbiamo provato a chiedergli cosa gli sta succedendo e quanto è cambiata la loro vita. Oltre a fargli, ovviamente, la domanda che scorreva sotterranea tra chi li ha visti in azione: ci sono o ci fanno?

Come va dopo questa eliminazione?
Direi benissimo, anzi, non poteva andare meglio di così per noi! Il nostro album "Roba da Maiali" sta scalando la Top 10 di iTunes tra i dischi più venduti d'Italia. Questa per noi è una grande vittoria.

Come avete preso questa esclusione? Vi aspettavate questo supporto da parte del pubblico?
Sembrerà strano da dire, ma quel talent non era di nostra primaria importanza, abbiamo avuto l'occasione di esibirci davanti ad un pubblico più ampio e l'abbiamo sfruttata dando del nostro meglio. E' una vetrina enorme e ci sta dando tanto, ma è solo un piccolo passo, veniamo da un tour di oltre 200 date in tre anni. Ci piace molto suonare in giro, il nostro progetto c' è da un po di tempo e all'attivo abbiamo già due album ed un ep, e nel periodo delle audizioni avevamo anche altri progetti in corso. Abbiamo affrontato i provini come un nostro normale concerto, senza nessuna pretesa e consapevoli che in un ambiente del genere non si presentano molte band come noi e che probabilmente non sarebbe andato a buon fine. Siamo rimasti sbalorditi dal risultato, in questo periodo la gente ci sta sostenendo molto e siamo contenti perché i fan non si sono fermati a "Vacca boia" ma stanno ascoltando tutti i nostri album, apprezzandoli. Per noi questo vuol dire molto.

Che vi ha detto Morgan off record? E gli altri giudici?
Eravamo in squadra con Morgan, (per quel poco che ci siamo stati), ma non abbiamo avuto modo di conoscersi meglio, di parlare del nostro progetto. Sparavamo due cavolate tutti insieme e poi si ripartiva con lo show. Con gli altri giudici ancora meno, se non la Cabello che sembravamo piacergli davvero e anche le nostre canzoni. Ma, purtroppo, noi non facevamo parte della sua categoria.

Ci raccontate la vostra storia? Chi sono e da dove partono Cecco e Cipo?
Il progetto Cecco  e Cipo c'è da 5 anni. Siamo due amici, che si sono ritrovati con la chitarra in mano un po' di anni fa perché era in casa, ammuffita lì in un angolo, regalata a chissà quale nostro compleanno (non mentivamo sul fatto che volevamo diventare dei calciatori professionisti, è una passione che ci portiamo avanti fin da piccoli, ci piace un casino giocare a calcio!). Insieme per la passione della musica, insieme suonare per noia, insieme a rifare male le cover dei nostri idoli. Ci siamo ritrovati a fare le prime seratine nei vari locali del nostro paese, ma non ci sentivamo né una band né un vero e proprio progetto: ci piaceva suonare, stare sul palco, cantare De Andrè, Rino Gaetano, De Gregori. Più si suonava, più il progetto prendeva forma, abbiamo avuto modo di suonare sempre di più, di conoscere tante persone, tanti musicisti, di trovare un produttore che colto dai nostri pezzi decide di registrarci e di buttare fuori un album. Anzi… due! Dopo "Roba da Maiali" montiamo in macchina e ci facciamo un bel po' di locali, il progetto c'era, le canzoni anche, e con noi una grande voglia di suonare in giro. Abbiamo partecipato a diversi contest, abbiamo avuto modo di aprire molti concerti e di suonare anche in palchi importanti tipo con Franco Califano, Fabrizio Moro, Nobraino, Zen Circus, Ivan Cattaneo, Vinicio Capossela, Bobo Rondelli, Piotta, Levante, L' Orso, Lo Stato Sociale, Marta sui Tubi, Brunori Sas, i Matti delle Giuncaie, e tanti altri amici, (e una volta Platinette ci ha aperto un concerto!). Ad oggi abbiamo una band alle spalle con la quale suoniamo in giro, che ci fa sentire più protetti, con la quale ci divertiamo un casino e giriamo l' Italia, e speriamo di continuare a suonare sempre di più, visto che dopo X-Factor un sacco di gente aspetta i nostri live.

Cosa significano oggi, che ormai sono routine, i talent? Sono veramente una delle poche porte per arrivare a un grande pubblico?
Le porte per arrivare al grande pubblico sono poche e parecchio ristrette. Ma il talent non è certo l'unica strada. Diciamo che è la più veloce a tirarti fuori, ma anche la più veloce a rimandarti a casa. Molte band come noi suonano in giro, facendo un casino di date e creandosi un suo pubblico che piano piano aumenta sempre di più. La scena indipendente è piena di gruppi che si fanno "un mazzo tanto" per farsi conoscere e magari con i loro tempi, ma se apprezzati, riescono ad arrivare alto (e a restarci) visto che hanno un loro pubblico costruito negli anni.

La vostra notorietà ha spiccato il volo in queste ultime settimane. Che effetto fa? Qual è stato l'effetto più tangibile?
Sicuramente vedere il nostro album tra le Top 10 in Italia fa un effetto molto strano. E siamo felici, siamo davvero felici che dopo anni, la nostra musica arrivi così diretta ad un numero infinito di persone.

Nonostante la vostra età non siete proprio degli esordienti nel mondo musicale italiano, anzi. Tra l'altro nel vostro “Lo gnomo e la gnu” (che è il vostro secondo album) ci sono collaborazioni con, tra gli altri, Lodo Guenzi (Lo Stato Sociale) e Tommaso Spinelli (L’Orso). C'era bisogno del talent per accorgersi di voi?
Come abbiamo già detto il talent dà molta visibilità, o almeno più di quella che già hai e può arrivare ad un tipo di pubblico diverso da quelli che escono la sera per andarsi a vedere un concerto, (che comunque sono rimasti in pochi). Le ospitate nel nostro disco sono nate suonando in giro. Più volte è capitato di avere a che fare con Lodo dello Stato Sociale, ma sopratutto con L'Orso, che sono nostri vecchi amici.

Il vostro album è molto allegro e scanzonato, ma qual è stato il percorso che vi ha portato a scegliere “Vacca Boia” come canzone su cui puntare a X Factor?
"Vacca boia" è una delle nostre canzoni alla quale vogliamo più bene. Ci sembrava una canzone "adatta", fuori dalla solita canzoncina d'amore. Siccome i cantautori che si presentano ai Talent non sono moltissimi, e a noi, essendo dei cantautori, ci sembrava giusto portare sul palco un nostro pezzo, in modo da presentarci per quel che siamo e quello che facciamo. Alla portata di tutti, per grandi e piccini.

Il mondo animale e bucolico è molto presente ne “Lo gnomo e la gnu” (come il titolo suggerisce). Come nasce questo immaginario?
Siamo dei sognatori, adoriamo le fiabe, leggiamo favole e ci piace pensare al mondo surreale, al rapporto tra l'uomo e l'animale, al contatto che può avere con la natura. Ci fa credere in un mondo migliore, dove tutto è più facile ed è più facile ridere.

Lo sapete, vero, che quello che la gente si è chiesto, a margine delle vostre esibizioni: ci sono o ci fanno? Insomma, dove comincia la costruzione di un personaggio e dove finisce quello che si è in realtà?
Boh, non saprei che dirti. Noi montiamo sul palco e facciamo quello che ci sentiamo, cerchiamo solo di essere noi stessi il più possibile, quindi, boh.. ci siamo

Cosa farete ora? Che progetti avete?
Per il momento siamo sommersi da molte proposte. Ci sono tantissime richieste dei locali, il tempo di metterle nel calendario e arriviamo! Continuiamo a fare quello che abbiamo sempre fatto, suonare, e speriamo di farlo sempre di più!

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