Morgan minaccia di non essere a Sanremo, Amadeus: “Confido che ci sarà stasera”
C'è un caso Morgan al Festival di Sanremo 2020. Questa sera il cantautore, che è in gara insieme a Bugo, potrebbe non presentarsi sul palco del Teatro Ariston per la terza serata dei duetti. Il motivo? Morgan avrebbe chiesto di provare più volte il pezzo di questa sera, "Canzone per te" di Sergio Endrigo. In conferenza stampa, rispondono alle domande dei giornalisti sia Amadeus che Stefano Coletta, direttore di Rai1.
Le parole di Amadeus su Morgan
Amadeus, direttore artistico e conduttore, ha assicurato a Morgan la totale libertà interpretativa. Ci sono dei tempi tecnici che però richiedono di essere stringenti, come dirà anche in seguito Stefano Coletta.
Da parte mia, Morgan ha la totale libertà. È un interprete, insieme a Bugo, insieme devono decidere cosa cantare e come interpretarlo. Aveva espresso il desiderio di dirigere l'orchestra e mettere la tastiera in un certo punto. Io ho dato lui la totale libertà. L'unica cosa che ho fatto è che due, tre artisti cantassero la stessa canzone. Giudica l'orchestra, non altre persone. L'orchestra giudica perfettamente esibizioni e arrangiamenti. Se ha fatto le prove? Non so se lui le ha già fatte.
Le parole di Stefano Coletta su Morgan
Il direttore di Rai1, Stefano Coletta, prende a questo punto la parola e spiega che le prove dei cantanti sono attualmente in corso e che cercheranno di fare il possibile per accontentare Morgan.
Ha inviato una lettera ufficiale, diciamo il desiderio di Morgan è provare più volte la canzone. Come ha detto il vicedirettore Fasulo, le prove sono già in corso al Teatro Ariston, stiamo valutando se c'è possibilità. Lui crede tre possibilità di prove, lo chiedono anche gli altri, poi però dobbiamo andare in onda. Massima disponibilità per farlo entrare in scena al meglio, quindi confidiamo che vadano in scena.
La lettera di Morgan
Morgan ha scritto una lettera aperta, inviata allo stesso Stefano Coletta e di cui lo stesso direttore di rete ha ammesso l'esistenza, in cui chiedeva tre prove prima della esibizione e di poter utilizzare il maestro Valentino Corvino come assistente nella preparazione dell'orchestra.