Caso Segre, centrodestra si astiene. Vanoni: “Mi scuso, paese senza rispetto per il dolore”
“Chiedo scusa alla signora Segre per questo paese senza rispetto per il dolore”: è quanto ha scritto Ornella Vanoni su Twitter dopo la decisione del centrodestra di astenersi nel corso della votazione al Senato mirata all’istituzione di una commissione che vigili su razzismo e antisemitismo, su proposta di Liliana Segre. È alla senatrice a vita italiana, sopravvissuta all’Olocausto e testimone della Shoah, che la cantante ha fatto riferimento nel tweet pubblicato poche ore fa, un messaggio che si aggiunge alle decine proteste arrivate da ogni parte del mondo politico, compresi alcuni senatori del centrodestra che hanno preso le distanze dalla decisione del proprio partito. “Se andiamo avanti così finirà che odieremo anche il portinaio srilankese. Complimenti” ha scritto ancora la Vanoni, esprimendo forte insoddisfazione per la mancata risposta del centrodestra in Senato alla proposta di istituire una commissione già ribattezzata “anti-odio”.
L’astensione di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia
I senatori di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia si sono astenuti durante il voto alla mozione proposta da Liliana Segre per l’istituzione di una commissione che vigili su razzismo e antisemitismo. La mozione è stata approvata con la maggioranza dei voti ma durante l’applauso dell’Aula, i senatori del centrodestra sono rimasti seduti. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha così commentato:
La propaganda politica dovrebbe rimanere fuori da temi così importanti. Come sostenuto da personaggi ben più autorevoli di me, la Commissione approvata dalla maggioranza appare uno strumento molto debole di contrasto all’antisemitismo ma al contempo uno strumento molto forte di censura politica. È questa la ragione dell’astensione di Fratelli d’Italia.
La telefonata a Liliana Segre dopo il voto
In un’intervista a Repubblica, la senatrice Segre ha espresso la sua confusione rispetto alle motivazioni dell’astensione di Fratelli d’Italia. Ha reso noto di avere ricevuto una telefonata dalla Meloni dopo il voto ma nemmeno quel colloquio sarebbe stato sufficiente a spiegare lo scetticismo dimostrato del centrodestra:
Ma come può venirle in mente? Mi ha telefonato l’altra sera: ‘Sa, ci siamo astenuti perché noi difendiamo la famiglia’. Le ho risposto: ‘Cara signora, io difendo così tanto la mia famiglia che sono stata sposata per sessant’anni con lo stesso uomo’. Qualcuno mi dovrà spiegare cosa c’entri tutto questo con la Commissione contro l’odio.