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Casadilego: “Avevo pregiudizi sui talent ma sono crollati grazie a X Factor”

Per Casadilego, al secolo Elisa Coclite, la vittoria a X Factor è quasi una cosa inaspettata. Prima di parteciparvi, infatti, non aveva mai visto una puntata, non conosceva molto di quel mondo: lei, cresciuta a pane e pianoforte, con riferimenti che probabilmente avevano accresciuto dei pregiudizi, crollati, poi, quando vi si è confrontata in prima persona.
A cura di Francesco Raiola
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Casadilego
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La passione per Michael Jackson, per Louis Armstrong e Milton Nascimiento. I concerti di Joe Zawinul e Steve Wonder col padre. L'amore per Joni Mitchell e Ed Sheeran a cui deve il suo nome d'arte. Per Casadilego, al secolo Elisa Coclite, la vittoria a X Factor è quasi una cosa inaspettata. Prima di parteciparvi, infatti, non aveva mai visto una puntata, non conosceva molto di quel mondo: lei, cresciuta a pane e pianoforte, con riferimenti che probabilmente avevano accresciuto dei pregiudizi, crollati, poi, quando vi si è confrontata in prima persona. Il pianoforte come passione e una voce che ha commosso più volte tutti i giudici e poi Manuelito Hell Raton che l'ha presa in squadra facendola confrontare sempre più col mondo Machete e le strumentali di producer come Strage, Young Miles e Slait. Poco dopo la vittoria abbiamo avuto qualche minuto per tentare di capire cosa sentiva.

Ciao Elisa, come va? Com'è stato vivere questo X Factor?

Mi sono ritrovata in questo mondo bellissimo che mi ha fatto cadere tutti i pregiudizi che avevo sul programma. È crollato tutto solo conoscendo queste persone meravigliose, degli artisti incredibili che hanno accolto me e le altre ragazze nel loro impero e ci hanno veramente dato tanto anche in questo piccolo periodo di tempo, ci hanno dato tanto spazio.

Hai un percorso classico, come è stato incontrare quel tipo di suoni lì e quel mondo e che importanza può avere per il tuo futuro

È stato illuminante e grande momento di separazione, uno spacco però tenendo un ponte, comunque, perché sono stata accompagnata in questo mondo nuovo, nonostante apprezzassi già questo tipo di sonorità, però mi ci sono ritrovata in maniera diversa rispetto a prima. Questo portarmi dalla loro parte è stato fatto con grandissimo rispetto, con tanto riguardo del mio mondo interiore, del mio stile e del mio essere tutto. È stata la cosa più sana del mondo e mi ha fatto crescere tantissimo anche solo musicalmente parlando, oltre che umanamente.

Cosa succede adesso?

Adesso sicuramente stacco l'occhio dai social perché sono tutti un po' arrabbiati per qualche motivo, quindi me ne tengo alla larga. Poi mi rimetto a studiare pianoforte classico perché dopo due mesi non ricordo nemmeno come si muovono le dita e comincio a lavorare sulla nuova musica.

Coi social come ti muoverai?

I miei social sono molto cazzeggio, hanno tentato di farmeli tenere più ordinati ma non è il mio stile.

Cos'è che la gente non sa di te?

Sicuramente sono un po' più punk di quello che pensa la gente, tralasciando il fatto che alle medie ho ascoltato tantissimo punk, quando ero ancora una ragazzina ribelle.

Il primo artista di cui ti sei innamorata?

Sono tre: Louis Armstrong, Milton Nascimiento e Michael Jackson.

Primo concerto visto?

Il primo probabilmente è stato Joe Zawinul se non proprio Milton Nascimiento, però il primo concerto grande che ricordo, con mio padre, è quello di Steve Wonder al Lucca Summer Festival.

I consigli che ti ha dato Manuelito per sopravvivere a questo mondo

Manuelito mi ha fatto capire che il gioco di squadra in questo mondo è quello che veramente ti fa vivere questi ritmi in maniera serena e ti fa sopportare tutto quello che c'è da sopportare perché ne vale la pena quando si è insieme e si fanno cose belle insieme.

Gli altri giudici, invece?

Mi è stato detto di rimanere me stessa, di continuare a studiare e di preservare la fragilità.

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