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Caparezza: “Non so quando tornerò sul palco per questo il prossimo sarà un tour da collezione”

A pochi giorni dal primo compleanno di “Exuvia”, Caparezza racconta il suo tour estivo, parlando anche di un futuro lontano dai palchi.
A cura di Vincenzo Nasto
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Caparezza 2021, foto di comunicato stampa Exuvia
Caparezza 2021, foto di comunicato stampa Exuvia

Il 7 maggio 2022, l'ultimo album di Caparezza "Exuvia" ha compiuto un anno. Per la prima volta, l'artista pugliese ha deciso di celebrare il compleanno del suo ultimo progetto, uno di quelli che andrà a riascoltare nei prossimi anni, una fotografia del momento che inquadra anche l'evoluzione di Michele Salvemini, vero nome del rapper pugliese. Un traguardo che anticipa anche l'arrivo del tour estivo, tra i più attesi per il pubblico italiano, da sempre affascinato dalla figura dell'artista e dalle incredibili scenografie che ormai dal 2004 fanno da immaginario ai suoi concerti. I tipici "oggettoni" da lui descritti a Fanpage.it, saranno anche sul palco dell'Exuvia Tour, che non avrà una riproposizione autunnale/invernale, e che dalle parole del cantante, potrebbe rappresentare l'ultima occasione di un disco nuovo presentato davanti a un pubblico: "Non ci sarà la possibilità di una ripresa di un tour invernale, e non so, per come sono fatto io, quando ritornerò sul palco. Vi dico, venite a vederlo, perché è un’occasione per divertirmi e divertirvi e se vi piacciono i miei concerti, questo è quello da collezione".

Come stai?

Sono contento di iniziare a fare questo tour e di iniziare seriamente, questa volta è vero. Sono felice perché lo spettacolo sarà veramente molto bello, anche per me che lo faccio. Non è una cosa che accade sempre a tutti.

Come cambia invece la realtà delle date estive, che tipo di spettacolo stai organizzando? Cosa cambierà rispetto ai palazzetti?

Ovviamente il palazzetto ha un’area sacrale. Sembra una celebrazione, anche perché è un luogo raccolto. L’attenzione è sul palco, che è il tuo, come le luci, ed è ovvio che uno spettacolo costruito in un palazzetto hai il controllo di tutto, cosa che non succede all’aperto.

Un vantaggio o uno svantaggio?

Non gioca proprio a mio sfavore, perché l’adattabilità all’imprevisto mi porta a stare sempre all’erta e i concerti diventano dinamici. Fino a che le cose sono gestibili, diventa anche un modo divertente di reinventarsi.

E la scaletta?

Per la scaletta ho fatto qualche piccola modifica. Sicuramente cambierà il tipo di intervento che farò sul palco, anche perché la gente in estate vuole muoversi, distrarsi. Grosso modo però sono riuscito a mantenere il cuore pulsante di quello che avrei fatto nel palazzetto.

Una delle caratteristiche dei tuoi concerti sono le scenografie, che negli anni hanno presentato sempre più oggetti incredibili, diventati poi l'immaginario dei tuoi dischi. Cosa ci sarà nel tour di "Exuvia" che accompagnerà il tuo racconto musicale?

Sicuramente gli oggettoni. Io sono quello degli oggettoni: è partito tutto dagli oggettini, adesso siamo arrivati a cose di quattro metri. Consiglio di venire anche per vedere le follie che porterò sul palco, ci stanno lavorando tanti scenografi, e tra qualche giorno incomincerò a tirare fuori qualcosa sui social. Questo tipo di spettacolo è ormai diventato il “mio” spettacolo.

Dov'è nata questa idea?

L’oggettone è partito dal pupazzo piccolo che mostravo durante i concerti dell’album “Verità supposte”. A un certo punto lo acquistai per riempire scenograficamente lo spazio dello jodel in “Jodellavitanonhocapitouncazzo” e mi affascinava molto sul palco. Per cui ho cominciato a cospargere lo spettacolo di cose che accadono. Adesso mi dovrebbero menare per fermarmi, per ogni canzone ci sarà una struttura scenografica diversa.

Nel tour invernale di "Museica" raccontavi la similarità linguistica tra geroglifici ed emoji, uno degli interventi sul palco più riflessivi. Che tipo di racconti saranno quelli sul palco di "Exuvia"?

In realtà la grande differenza tra “Museica” e i nuovi album, sono la fine del mio ruolo da tribuno del popolo, in cui dibatto sui temi sociali alla mia maniera. Già in “Museica”, con “Fai da tela” e poi con gli album successivi, le telecamere sono puntate su di me. Sul palco parlerò più di me, della mia visione. La maggior parte degli interventi saranno riflessioni mie, che non significa “du palle così”, ma il mio modo istrionico di raccontare le cose.

Lo scorso 7 maggio il disco compie un anno: com’è cambiata la tua visione su quell’evoluzione di cui parlavi nel disco e come vive in te dopo 365 giorni? Cambieresti qualcosa?

Con tutti i miei dischi lo farei, se non arrivasse il momento di mettere la parola fine a un progetto, lo cambierei di continuo. “Exuvia” sarà il disco mio che ascolterò di più in futuro, anche perché non essendo ancorato alla visione sociale, ma più personale, lo andrei a rivedere come una vecchia foto. Comunque anche di “Exuvia” cambierei qualcosa, perché non esiste il pezzo perfetto.

Che cosa ha rappresentato questo disco nel tuo percorso?

Ho festeggiato “Exuvia” anche perché è un disco che è uscito in un periodo sfortunato, diciamo così. Non ho potuto incontrare i miei fan agli instore, neanche gli hardcore fan, che saluto quando sono in prima fila. Per questa difficoltà nel comporlo e nel promuoverlo, mi sono affezionato di più a "Exuvia", e l’ho voluto celebrare il giorno del suo primo compleanno, “inondando” i miei social di contenuti.

Sicuramente il singolo Come Pripyat è stato negli ultimi mesi quello di cui si è più discusso, anche per i riferimenti purtroppo reali al conflitto in Ucraina. Come credi che quella situazione di alienazione propria che racconti nel brano possa allargarsi a questo territorio di sensazioni che stanno vivendo i più giovani?

È in realtà qualcosa a cui i più giovani potrebbero avvicinarsi, ma “Exuvia” è comunque l’album di un 48enne. È onesto, ed è ovvio che “Come Prypiat” non l’avrei scritto a 20 anni, anche perché non avrei potuto raccontare il senso di “spaesamento” che ho avuto negli scorsi anni. Molte cose in cui ho creduto le ho lasciate, molte ideologie sono state abbandonate e questo mi ha messo davanti a una consapevolezza, sto crescendo e le cose vanno in un’altra direzione. Ciò che poi è accaduto negli ultimi anni, in una persona giovane avrà un grande peso, anche differente dal mio.

Hai parlato di Guido Anselmi nella scorsa intervista, come riferimento più vicino alla tua persona in questo momento. È ancora lui o in quest’anno c’è un personaggio che ti ha influenzato maggiormente?

In ogni album ho una guida spirituale. Io sono un fissatone, il tipo di persona che se si interessa a un argomento lo va a sviscerare. Guido Anselmi è stata la mia guida in “Exuvia”, però adesso è un po’ più sbiadito nella mia mente. Dopo l’uscita, mi sono ributtato nella mia grandissima passione per i fumetti, una cosa mai sopita. Ho avuto altre illuminazioni e chissà dove mi porteranno.

Lo scorso 15 marzo hai annunciato il refund totale dei biglietti per i concerti che si sarebbero potuti tenere nei palazzetti.

Io ho semplicemente ritenuto giusto, in questo periodo di rimbalzo delle date, dare questa possibilità ai fan. Devo ringraziare anche che mi è stata data questa possibilità. Non so cosa ci sia alla base di questo, la paura di perdere i biglietti o altro. Ho ritenuto fosse giusto e non c’è stato un ammutinamento, quindi i miei fan hanno riconfermato i biglietti per le date estive.

Credi ci possa essere un prolungamento autunnale/invernale delle date?

Non ci sarà la possibilità di una ripresa di un tour invernale, e non so, per come sono fatto io, quando ritornerò sul palco. Vi dico, venite a vederlo, perché è un’occasione per divertirmi e divertirvi e se vi piacciono i miei concerti, questo è quello da collezione.

Il calendario completo del tour:

  • 25 giugno TREVISO – ARENA DELLA MARCA recupero del 06  maggio Jesolo (Ve) – PalaInvent
  • 27 giugno BOLOGNA – SEQUOIE MUSIC PARK recupero del 13 maggio Casalecchio di Reno (Bo) – Unipol Arena
  • 28 giugno BOLOGNA – SEQUOIE MUSIC PARK recupero del 13 maggio Casalecchio di Reno (Bo) – Unipol Arena
  • 01 luglio LUCCA – LUCCA SUMMER FESTIVAL recupero del 26 maggio Firenze – Mandela Forum
  • 02 luglio PADOVA – SHERWOOD FESTIVAL
  • 04 luglio COLLEGNO (TO) – FLOWERS FESTIVAL recupero del 01giugno Torino – Pala Apitour
  • 09 luglio MANTOVA – PIAZZA SORDELLO recupero del 14 maggio Mantova – Grana Padano
  • 11 luglio MILANO – MILANO SUMMER FESTIVAL – IPPODROMO SNAI – SAN SIRO recupero del 08 maggio Assago (Mi) – Mediolanum Forum
  • 15 luglio Napoli -SUO.NA FESTIVAL -EX BASE NATO recupero del 23 maggio Napoli – Palapartenope
  • 16 luglio MATERA – SONIC PARK MATERA – CAVA DEL SOLE
  • 20 luglio GENOVA – BALENA FESTIVAL
  • 22 luglio FERRARA – FERRARA SUMMER FEST
  • 23 luglio ROMA – ROCK IN ROMA recupero del 29 maggio Palazzo dello Sport
  • 29 luglio CATANIA – VILLA BELLINI recupero del 20 maggio Catania – Palacatania
  • 03 agosto LECCE – OVERSOUND MUSIC FESTIVAL c/o PIAZZA PALIO
  • 06 agosto PESCARA – ZOO MUSIC FEST – PORTO TURISTICO
  • 07 agosto FASANO (BR) – LOCUS FESTIVAL recupero del 18 maggio Bari – Palaflorio
  • 10 agosto MONTE URANO (FM) – BAMBÙ FESTIVAL – PARCO FLUVIALE ALEX LANGER  recupero del 27 maggio Ancona – PalaPrometeo**
  • 12 agosto BRESCIA – FESTA DI RADIO ONDA D’URTO
  • 13 agosto MAJANO (UD) – FESTIVAL DI MAJANO
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