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Cancellato il concerto di Rosario Miraggio, salutò un detenuto dal palco: “Ricostruzioni strumentali”

Anni fa avrebbe salutato un persona detenuta e per questo motivo il concerto di Rosario Miraggio è stato cancellato, ma il cantante si difende: “Tutelerò la mia immagine”.
A cura di Redazione Music
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Dopo Niko Pandetta un altro concerto viene cancellato per motivi che nulla hanno a che fare con motivi di salute o di organizzazione. Rosario Miraggio, infatti, ha visto annullarsi il concerto a causa "di alcune dichiarazioni di qualche ex politico locale male informato e rancoroso, secondo cui avrei a loro dire salutato dal palco una persona detenuta, durante un concerto di circa 13 anni fa" come ha scritto lui stesso sulla propria pagina Facebook per spiegare ai fan cosa fosse successo. Insomma, il cantante napoletano era atteso a Sperlonga per un concerto che, però, non si è mai tenuto e a spiegare che non è successo a causa del solito problema organizzativo, che sta bene su tutto, è lo stesso Miraggio.

"Mio malgrado mi trovo ad annullare il concerto previsto per il 2 settembre 2022 nella splendida cittadina di Sperlonga. Potrei scrivere che sia stato annullato per motivi tecnici ed organizzativi, ma io non so e soprattutto non voglio raccontare bugie al mio pubblico. Il mio concerto è stato annullato a causa delle polemiche suscitate dalla pubblicazione di alcuni articoli di giornale del litorale Pontino e di alcune dichiarazioni di qualche ex politico locale male informato e rancoroso, secondo cui avrei a loro dire salutato dal palco una persona detenuta, durante un concerto di circa 13 anni fa" ha scritto il cantante che parla di "ricostruzioni strumentali".

Il cantante si è difeso spiegando che non può conoscere chi sia ciascuna persona che gli chiede una foto "essendo invaso da richieste di videomessaggi e fotografie, alle quali non mi sottraggo minimamente, a chi mi rivolgo. E soprattutto non posso e non sono tenuto a conoscerne le vicende giudiziarie". Miraggio se la prende anche con l'organizzatore del concerto, il Parrocco della Chiesa Santa Maria Assunta in Cielo, il quale ha annullato senza cercare di capire cosa stesse succedendo, ma nonostante ciò il cantante ha detto che devolverà comunque l'intero cachet alla Chiesa: "Avrei potuto tacere, ma se attraverso la mia musica e la mia persona, sono riuscito a dare una speranza alle donne vittime di violenza, a rivendicare il riconoscimento di diritti mancati, ho ritenuto opportuno e doveroso mettere tutti a conoscenza dell’ingiustizia che ho subito, e da buon cittadino e da buon cristiano. Mi spiace per la comunità, per il mio pubblico.  I miei legali procederanno per tutelare la mia immagine, quella della mia famiglia".

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