Camera ardente di Califano in Campidoglio, Fiorello tra i primi ad arrivare
La salma di Franco Califano, morto sabato scorso per un arresto cardiaco, è stata esposta nella sala della Protomoteca in Campidoglio dalle 10.00 di questa mattina. Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha motivato così la scelta della camera ardente: "Era anche un mio amico personale e non lo posso dimenticare. Vogliamo testimoniare tutta la vicinanza della città a questa bella figura di artista, controversa, con tante contraddizioni, ma anche con tanta umanità".
Tra i primi ad arrivare è stato l'amico Fiorello, colui che in vita gli ha reso omaggio con una delle sue più entusiasmanti imitazioni: "Insieme abbiamo ritrovato la grinta. Quando io ho iniziato ad imitarlo eravamo entrambi in crisi e poi abbiamo superato questo momento. È sicuramente uno che la vita se l'è goduta. Sono venuto qui per vedere la gente che c'è, ed è tanta, nonostante sia la Pasquetta. E noi tutti sappiamo come Califano non amasse i giorni di festa".
Ed in effetti a fare la fila verso al sala della Protomoteca si sono susseguite già più di 300 persone, visibilmente commosse. Nella camera ardente allestita nella sala, la salma del Califfo ha lasciato trasparire tutta la sua essenza, con i suoi braccialetti, la collana da macho al collo e la camicia sbottonata. Preparato come in un giorno qualunque, proprio come se non se ne fosse mai andato.