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Calcutta riporta Luis Sal in video: testo, video e significato di Giro con te

Calcutta ha pubblicato il video di Giro con te, canzone contenuta in Relax, che è stato girato da Luis Sal, che torna dopo il video di Dillo alla mamma, dillo all’avvocato.
A cura di Redazione Music
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Eravamo rimasti a "Dillo alla mamma, dillo all'avvocato", quando, cioè, Luis Sal aveva creato il meme dell'anno in risposta al litigio con Fedez. Da quel momento il creator era rimasto abbastanza nascosto, prima che Calcutta, tornato, a sua volta, con "Relax", pubblicasse il video di Giro con te. Il cantautore di Frosinone, infatti, ha pubblicato il suo terzo album, uno dei lavori più attesi di questi ultimi anni dopo i successi di "Mainstream" e "Evergreen" e le varie collaborazioni da autore: come al solito Calcutta ha evitato una sovraesposizione, scegliendo, per adesso, poche operazioni per promuovere l'album, tra cui un mini set sui tetti della Rai di via Asiago e, appunto, il video di Giro con te in cui lascia mano libera proprio a Sal.

Il testo di Giro con te

Poi non te l'ho chiesto se era un sorriso o un coltello
Tu volevi salire, io volevo parlarti all'orecchio
E sotto casa mia, mi sembrava di perdermi
Solo per restare ancora, ancora un po'
Mi saluti, sta arrivando Firenze 21
Quattro minuti e ricomincia il futuro

Sono stato un po' solo
Ho perso il tuo numero solo per dirtelo
Che l'anno passato è stato uno schifo
E ancora qui crolla un po'
Io volevo solo un giro con te
Prima dell'apocalisse e che tutto finisse ben oltre il limite

Sento i tuoi passi lenti, carezze sulle pozzanghere
Come due carri armati, sono amanti violеnti i numeri sulle pagine, mhm
E sotto casa mia mi sеmbrava di perdermi
Ed io che ci riprovo ancora, ancora un po'
Ricercando dentro l'aria qualcosa, come il naso di un cane antidroga

Sono stato un po' solo
Ho perso il tuo numero solo per dirtelo
Che l'anno passato è stato uno schifo
E ancora qui crolla un po'
Io volevo solo un giro con te
Prima dell'apocalisse e che tutto finisse ben oltre il limite

E ora abbaiano i cani
Va a fuoco domani e il vento si vendica
E resterò fermo solo per credere che gli altri si muovono
Io volevo solo un giro con te
Prima dell'apocalisse e che tutto finisse ben oltre il limite

No
Non voglio che mi passi accanto ancora, no
Soltanto dentro le canzoni non si può?
I sassi contro il vetro non tornano indietro, uh-uh-uh

Sono stato un po' solo (Sono stato un po' solo)
Ho perso il tuo numero solo per dirtelo (Solo per dirtelo)
Che l'anno passato è stato uno schifo
E ancora qui crolla un po'
Io volevo solo un giro con te
Prima dell'apocalisse e che tutto finisse ben oltre il limite

E ora abbaiano i cani
Va a fuoco domani e il vento si vendica
E resterò fermo solo per credere che gli altri si muovono
Io volevo solo un giro con te
Prima dell'apocalisse e che tutto finisse ben oltre il limite

Il video di Giro con te

Calcutta, infatti, ha scelto di farsi di lato, almeno per quanto riguarda la presenza in video, lasciando campo aperto alla creatività di Sal che gioca nel campo che conosce meglio: se stesso. Il video di Giro con te, infatti, è stato creato interamente dal creator che ha messo su un video che pesca a piene mani dal suo archivio, dimostrando la genialità di un artista che già da piccolissimo aveva intuito l'importanza della memoria e dell'archiviazione. Questo, infatti, gli ha permesso di creare un viaggio nella sua pre-adolescenza, mescolando i piani temporali, e creando un effetto nostalgia che dona all'idea di Calcutta un valore aggiunto. Insomma, poche cose ma buone per il cantautore che ha fatto scelte mirate, volte più a creare un racconto coerente che una sovraesposizione che poco sposerebbe col Calcutta che abbiamo imparato a conoscere fino a ora.

Il significato di Giro con te

Giro con te è uno dei pezzi (la quasi totalità) che nel testo porta la firma proprio di Calcutta, che l'ha prodotto assieme al producer francese Myd, a Giorgio Poi e Andrea Suriani. È una canzone che in qualche modo riporta alle orecchie un certo pop italiano di fine anni '70, inizio '80 ma declinato col gusto di Calcutta che ha ormai un'impronta riconoscibilissima, sia nell'incredibile gusto melodico che nella capacità di scrittura. La canzone usa una sorta di monologo rivolto a una persona amata e persa – ma che forse si vorrebbe poter incontrare solo nelle canzoni ("Non voglio che mi passi accanto ancora, no Soltanto dentro le canzoni non si può?") – per raccontare un periodo difficile per il cantautore, cosa che troveremo anche in altre parti dell'album (SDD su tutte): "Sono stato un po' solo, ho perso il tuo numero solo per dirtelo che l'anno passato è stato uno schifo e ancora qui crolla un po'".

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