Bruce Springsteen ha venduto il suo catalogo musicale per 500 milioni di dollari
Bruce Springsteen ha venduto il suo intero catalogo di canzoni e i diritti a Sony Music in un affare dal valore di 500 milioni di dollari stando a una fonte di Billboard. Secondo la rivista americana e il New York Times, i primi due giornali a darne notizia, il cantante avrebbe accettato l'offerta dell'etichetta discografica, che dovrebbe disporre del suo lavoro registrato, ma anche di quello autorale. Uno dei registri musicali più ampi e di successo degli ultimi 50 anni, oltre 300 canzoni comprese in 20 album in studio, più alcune collaborazioni con altri grandi artisti. Con la pandemia che ha messo in ginocchio l'industria dell'intrattenimento, molti artisti del passato hanno venduto i propri cataloghi musicali, usufruendo anche di spinte di rinnovato successo grazie a piattaforme come TikTok. Basti pensare al ritorno dei Fleetwood Mac, anche loro in trattativa lo scoro anno per la vendita dei loro lavori musicali: Springsteen però segna la maggior cifra offerta per un catalogo musicale, mettendo a distanza anche quello di Bob Dylan venduto per 300 milioni di dollari.
L'offerta da record per il catalogo
Si attende l'ufficialità, ma fonti di Billboard e New York Times hanno rassicurato sull'acquisto: Bruce Springsteen ha venduto il proprio catalogo musicale alla Sony per una cifra intorno ai 500 milioni di dollari. L'etichetta discografica si aggiudicherebbe non solo i diritti del suo lavoro registrato in studio, ma anche di quello autoriale: una lista che comprende oltre 300 canzoni, spalmate in 20 album in studio. L'offerta molto generosa segnerebbe anche un record rispetto ad altri artisti del passato, come Bob Dylan e Neil Young: infatti il primo riscosse una cifra intorno ai 300 milioni di dollari, discorso diverso per Neil Young che ha venduto solo il 50% del suo catalogo per 15o milioni di dollari. Lo scorso novembre erano girate voci anche su David Bowie per un'offerta vicina ai 200 milioni di dollari. Il catalogo di Bruce Springsteen includerà anche il 15 volte disco di platino "Born in the Usa" e il cinque volte disco di platino di "The River" pubblicato nel 1980. Oltre 65,5 milioni di vendite negli Stati Uniti, secondo il sito web della Recording Industry Association of America.
Anche i Fleetwood Mac e i Red Hot Chili Peppers
Secondo la stima di Billboard, nel solo 2020 il catalogo di Bruce Springsteen ha generato introiti per oltre 15 milioni di dollari, dovuto all'uscita del nuovo progetto "Letter To You" uscito a ottobre, ma anche tre album pubblicati nel 2019: "Western Stars", la soundtrack del film omonimo e quella di "Blinded by the light". Il lungometraggio è basato sulla vita del giornalista del The Guardian Sarfraz Manzoor e la sua ossessione adolescenziale per il cantante. Ma Springsteen, Dylan, Young e Bowie non sono i soli. Negli ultimi due anni, molti gruppi e artisti hanno deciso di vendere il proprio catalogo musicale, un processo dovuto anche alla crisi dell'industria discografica dettata dal Covid e dall'evoluzione dell'ascolto digitale. Basti pensare ai Fleetwood Mac, Paul Simon, Tina Turner, Shakira e i Red Hot Chili Peppers, cataloghi molto vasti che potranno essere riutilizzati dalle case discografiche anche per jingle pubblicitari e colonne sonore di serie TV e film. Nel frattempo Bruce Springsteen è ancora alle prese con nuova musica, lo dimostra il suo ultimo progetto "Letter to you". Un ritorno alle origini, al ranch per il cantante della working class americano, che ha registrato il progetto con la sua E-street band, come si è potuto osservare nel documentario sull'uscita dell'album.