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Bologna annunciata come città ospitante di Eurovision 2022, ma è una bufala

Questa mattina, il TG regionale dell’Emilia Romagna ha annunciato un’esclusiva che ha fatto sobbalzare gli animi di tutta la stampa di settore: Bologna sarà la città ospitante dell’Eurovision 2022. Tutto fantastico, ma si tratta di una bufala: i giornalisti della Rai, infatti, hanno divulgato la notizia basandosi su un tweet postato da un account fake di Eurovision 2022.
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Il TG regionale dell'Emilia Romagna ha annunciato un'esclusiva che ha fatto sobbalzare gli animi di tutta la stampa di settore: Bologna sarà la città ospitante dell'Eurovision 2022. Tutto fantastico, se non fosse per il fatto che si tratta di una bufala: i giornalisti della Rai, infatti, hanno divulgato la notizia basandosi su una "fonte" piuttosto debole, ossia un tweet postato da un account fake di Eurovision 2022, che ufficializzava l'investitura del capoluogo emiliano come sede del festival.

La fake news del TGR Emilia Romagna

La "notizia" è stata annunciata durante l'edizione serale del telegiornale, che in un lancio di pochi secondi ha pensato di poter riuscire a scoperchiare un vaso di Pandora che era rimasto chiuso per settimane: da qualche tempo, infatti, gli organizzatori dell'evento hanno fatto sapere che c'è un effettivo ritardo nella scelta della città che ospiterà l'edizione 2022 di Eurovision (che sarà scelta tra una rosa di 5 candidate, ossia Bologna, Milano, Pesaro, Rimini e Torino), ammesso anche dal direttore di Rai 1 Stefano Coletta. L'informazione è talmente di dominio pubblico che persino l’account Twitter ufficiale dell’Eurovision Song Contest ironizza sulla tendenza a procrastinare la nomina della città designata per ospitare la manifestazione.

Il finto tweet dell'account non ufficiale di Eurovision 2022

Nel finto tweet venivano addirittura indicate le date delle due semifinale e della finalissima, che avrebbero dovuto svolgersi il 18, il 20 e il 22 maggio. Proprio la menzione delle date avrebbe potuto far riflettere, dato che si trattava di un mercoledì, un venerdì e una domenica, in perfetta controtendenza rispetto ai tradizionali martedì e giovedì per le semifinali e sabato per la finalissima.

Il tweet "incriminato", prontamente rimosso
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