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Bocelli chiede 125 mila euro per cantare alle ATP Finals, la Federazione: “Non servono altre star”

Andrea Bocelli non canterà l’inno alle ATP Finals di Torino perché la federazione ritiene il cachet troppo caro.
A cura di Redazione Music
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Andrea Bocelli (Ph Claudio Villa/Getty Images)
Andrea Bocelli (Ph Claudio Villa/Getty Images)

La Federtennis ha comunicato che l'idea di avere Andrea Bocelli per la finale degli ATP in svolgimento a Torino è saltata a causa del cachet dell'artista. Come riporta La Stampa, infatti, la richiesta di 125 mila euro sarebbe troppo onerosa e neanche la richiesta di una mediazione ha portato a un accordo. La Federazione Italiana Tennis, quindi, ha deciso di non accettare, anche se alcune indiscrezioni raccolte da Fanpage.it parlano di un accordo che non era mai stato definito, anzi, che le voci della presenza del tenore italiano a Torino per le finali di tennis, avrebbero cominciato a girare ben prima che il management di Bocelli venisse contattato, quindi successivamente si sarebbe cercato comunque un accordo per far andare in porto l'esibizione.

Stando a quanto scrive la Stampa riportando la posizione dell'ATP, Bocelli non sarà presente e a fare lo show saranno i due tennisti finalisti (due tra Sascha Zverev, Novak Djokovic, Daniil Medvedev e il vincitore della sfida tra Andrey Rublev e Casper Ruud): "Il Comitato organizzatore delle Nitto Atp Finals si è dovuto arrendere: lo show lo faranno i due migliori tennisti al mondo che si sfideranno domenica. Bastano loro, non servono altre star" si legge sul quotidiano torinese. Insomma, niente Bocelli al Pala Alpitour dove l'inno d'Italia sarà suonato o cantato da qualcun altro e non dal tenore.

Se è vero che dopo le prime voci era anche partita una trattativa, nonostante Bocelli avesse anche impegni all'estero, è anche vero che pare che la trattativa si sia arenata perché l'ATP non aveva idea del cachet a cui si muoveva il cantante. Un cachet che, se può sembrare importante agli occhi di chi non è avvezzo all'ambiente, rientra nella normalità se si guarda a uno degli artisti italiani più famosi all'estero e che comprendeva, presumibilmente, anche gli spostamenti intercontinentali a cui si sarebbe sottoposto Bocelli. Insomma, un qui pro quo a volerlo guardare da altri punti di vista che sorprendono visto l'evento e visto quanto ci si fosse esposti in precedenza.

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