Bob Dylan ha venduto tutte le sue canzoni a Universal Music per una cifra record
300 milioni di dollari: è la cifra stratosferica che, secondo il New York Times, rappresenta il valore stimato del catalogo di Bob Dylan che il cantautore americano ha deciso di vendere integralmente a Universal Music Publishing. Si parla di circa 600 canzoni composte in sei decenni di carriera. Fino a questo momento, Dylan aveva sempre mantenuto il controllo del catalogo.
Venduto anche l'ultimo disco di Bob Dylan
Tuttavia, i tempi cambiano anche per il Menestrello di Duluth, per parafrasare il titolo di una delle sue canzoni più famose. Nel 2021, Dylan festeggerà gli 80 anni (li compirà il 24 maggio) e i 60 di carriera, da quando iniziò a suonare nei locali di New York. Il primo contratto e l'album d'esordio, eponimo, risalgono però al 1962: riacquisì in seguito il controllo delle melodie e dei testi del primo disco, mantenendolo nei successivi contratti. Ora cambia tutto: Universal riceverà il 100% dei guadagni che spettavano a lui, dalle prime canzoni all'ultimo album uscito nel 2020, "Rough and Rowdy Ways". L'accordo include anche una serie di canzoni che Dylan ha scritto con altri cantautori, oltre a un unico titolo in cui non appare come autore ma di cui possiede ancora il copyright: “The Weight” di Robbie Robertson, inciso con The Band.
È la più grande acquisizione di sempre
Attenzione, però: l'accordo – firmato direttamente con il cantautore – non copre, al contrario, eventuali prossime uscite. Secondo il NY Times, potrebbe essere la più grande acquisizione di sempre dei diritti di pubblicazione musicale di un singolo cantautore, in un momento in cui comunque diversi altri artisti hanno deciso di fare la stessa cosa in vista di una possibile stretta in ambito fiscale dal futuro presidente Joe Biden. Stevie Nicks, per esempio, ha venduto il suo catalogo per 80 milioni di dollari a Primary Wave Music.