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Billie Eilish: “Essere una donna è una guerra, nessuno parla mai dei corpi degli uomini”

Billie Eilish, intervistata dal portale statunitense Variety, si è espressa contro la sessualizzazione del proprio corpo: “Non volevo che le persone avessero accesso al mio corpo, nemmeno visivamente”.
A cura di Vincenzo Nasto
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Billie Eilish, foto di Getty Images
Billie Eilish, foto di Getty Images

In una recente intervista al portale americano Variety, Billie Eilish ha raccontato il processo di riconoscimento mediatico che l'ha accompagnata negli ultimi otto anni. Un percorso nato nel 2015, quando appena 13enne, la sua voce divenne virale su Soundcloud con Ocean Eyes, prodotta dal fratello Finneas. Una collaborazione via via più intensa, che ha portato la coppia alla produzione di due album (il terzo è in arrivo, come rivela Eilish), ma anche sette Grammy e una statuetta degli Oscar. Eilish ha svelato di essersi riappropriata della libertà di poter esprimere i suoi 21 anni, senza pressioni esterne, solo negli ultimi tempi: "Forse perché sono diventata adulta così presto, ho dimenticato di essere ancora giovane. Recentemente mi sono resa conto che non ho più bisogno di farlo".

Billie Eilish e le preoccupazioni sulla trasformazione del proprio corpo

Tra gli aspetti che ha deciso di levigare, c'è anche l'uscita dalla zona di comfort, com'è avvenuta per la produzione di What Was I Made For?, contenuta nella colonna sonora del film Barbie. Nel video ufficiale, la cantante appare in abiti completamente diversi rispetti al suo immaginario, un vestito rockabilly giallo, che le ha attirato, come spesso accade, anche alcune osservazioni sulla trasformazione del proprio corpo. Un fenomeno ripetutosi negli anni e che ha sconfortato la giovane cantante, al punto di apparire solo in poche occasioni in abiti non oversize: "Non volevo che le persone avessero accesso al mio corpo, nemmeno visivamente. Non ero abbastanza forte e abbastanza sicura per dimostrarlo. Se lo avessi mostrato in quel momento e la gente avesse detto qualcosa, ne sarei uscita completamente devastata".

Eilish: "Nessuno parla mai dei corpi degli uomini"

Le proprie insicurezze e la vulnerabilità riaffiorano, toccando anche il femminile interiore della giovane donna: "Non mi sono mai sentita una donna, a dire il vero. Non mi sono mai sentita desiderabile. Non mi sono mai sentita femminile. Devo convincermi che sono una ragazza carina". Proprio su questo aspetto, Eilish ribalta le considerazioni sul corpo, accentuando come questo aspetto tocchi in maniera minore gli uomini: "Nessuno parla mai dei corpi degli uomini. Se sei muscoloso, va bene. Se non lo sei, bene. Se sei magro, va bene. Se sei grassoccio, lo adoro! Tutti ne sono contenti. Sai perché? Perché le ragazze sono simpatiche. A loro non frega un cazzo perché vediamo le persone per quello che sono".

Eilish: "Essere una donna è una guerra e lo sarà sempre"

Una generalizzazione che non cancella l'aspetto intimo delle rivelazioni di Eilish, che dopo la comparazione uomo – donna, ritorna all'universo discografico, descrivendo l'esperienza di una giovane cantante davanti a un grande pubblico internazionale, che ormai la segue da anni: "Essere una donna è una guerra e lo sarà sempre. Soprattutto quando sei una giovane donna davanti agli occhi del pubblico. È veramente ingiusto".

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