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Bauli in piazza, i lavoratori dello spettacolo allestiranno spazi per i vaccini

Nata come iniziativa per dare una mano ai lavoratori dello Spettacolo in crisi, Bauli in piazza diventa anche strumento per facilitare il piano vaccinazioni nel Paese. L’Associazione di Promozione Sociale di lavoratori dello spettacolo e degli eventi infatti è stata chiamata dal Commissario Arcuri per aiutare nella gestione dei flussi di persone.
A cura di Francesco Raiola
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Bauli in piazza a Milano (ph Andrea Cherchi)
Bauli in piazza a Milano (ph Andrea Cherchi)

Nata come iniziativa per dare una mano ai lavoratori dello Spettacolo in crisi, Bauli in piazza diventa anche strumento per facilitare il piano vaccinazioni nel Paese. L'Associazione di Promozione Sociale di lavoratori dello spettacolo e degli eventi nata per dare un supporto a uno dei settori più colpiti dalla crisi dovuta alla pandemia di Covid-19 è stata coinvolta dal Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri nel "coordinamento della produzione e l’allestimento dei materiali di comunicazione della campagna vaccinale in 314 ospedali dislocati su tutto il territorio nazionale" come si legge nella nota stampa che annuncia l'operazione.

L'idea è stata dell'architetto Stefano Boeri – ideatore con il suo studio, a titolo gratuito, del concept architettonico e comunicativo della campagna di vaccinazione – che ha suggerito ad Arcuri di usare l'esperienza dei lavoratori dello Spettacolo, abituati a muoversi in ambiti di grandi eventi e gestione di grandi flussi di persone, per dare una mano attivamente mettendo a disposizione le proprie competenze "con particolare riguardo al coordinamento tecnico-logistico e alla gestione di grandi flussi di persone". Abituati a lavorare a festival, eventi e grandi concerti e gestire le varie fasi dell'afflusso e della gestione di migliaia di persone, i lavoratori di Bauli in Piazza – che in questi mesi hanno già collaborato con progetti come Italia live, #ChiamateNoi, Squadra Live – saranno a disposizione per supportare la campagna di vaccinazione.

Bauli in piazza a Milano (ph Andrea Cherchi)
Bauli in piazza a Milano (ph Andrea Cherchi)

Erano stati proprio i coordinatori del progetto a presentare un piano per essere d'aiuto in questo momento, prendendo due piccioni con una fava: "Alcuni professionisti di Bauli in Piazza si sono occupati di allestire i primi 21 ospedali per il Vaccine Day a cui entro l’11 di gennaio si aggiungeranno ulteriori 293 punti di vaccinazione. Ci siamo messi a disposizione per allestire e gestire gli spazi che verranno dedicati alla campagna di vaccinazione che immaginiamo possano aumentare nel futuro" ha spiegato Mario Viscardi, portavoce del progetto, mentre Paolo Rizzi, Coordinatore operativo di questo progetto per  Bauli in Piazza ha detto che "è motivo di grande orgoglio collaborare a questa iniziativa, permettendo l’efficientamento della campagna e offrendo il nostro contributo alla collettività per ritornare dopo mesi di fermo a lavorare sul campo ad un progetto così rilevante per il Paese. Le capacità di un comparto così professionalizzato potrebbero essere impiegate anche in altre iniziative dove la competenza nel muovere efficacemente e tempestivamente masse di persone e mezzi fossero necessarie"

Il movimento Bauli in piazza è nato qualche mese fa proprio per far sentire la voce di un settore particolarmente colpito dal Covid. Con l'arrivo della pandemia tutti gli eventi dal vivo, infatti, sono stati vietati, vista l'impossibilità di assembramento di persone, e così il settore di concerti e dello Spettacolo in generale ha vissuto una crisi che, stando ad Assomusica ha portato – numeri di ottobre – alla perdita di oltre il 93% di ricavi rispetto allo scorso anno. Lo scorso ottobre i lavoratori e molti artisti sono scesi in piazza Duomo a Milano per denunciare questa situazione: cinquecento bauli e altrettante persone, debitamente distanziate, hanno alternato applausi a silenzio, fino alla percussione dei bauli per sottolineare una situazione complessa per migliaia di lavoratori.

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