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Basta coi cellulari ai concerti? Una crociata che potrebbe danneggiarvi

Cellulari sì o cellulari no? La diatriba sulle riprese ai concerti non è mai doma. Se da un lato le riprese disturbano parte del pubblico e spesso artisti, da un’altra permettono di godersi anticipazioni e inediti dei nostri artisti preferiti.
A cura di Francesco Raiola
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Il lamento continuo sull'uso dei cellulari ai concerti è una delle costanti che periodicamente riemergono dalle pagine dei giornali e delle riviste musicali. Durante un concerto Beyoncé ha sgridato un fan che la stava riprendendo e non era riuscito a cantare un verso della sua canzone: “Non riesci a cantare perché sei troppo occupato a riprendere. Sono davanti al tuo viso, ragazzo, devi cogliere il momento. Provaci ancora”. Ma Beyoncé è solo l'ultima degli artisti che si sono scagliati contro l'uso dei cellulari durante i concerti. Per Johnny Marr è addirittura "da cazzoni" (il suggerimento è: “Godetevi il momento e usate la vostra memoria”), ma c'è anche chi ha messo delle regole precise all'ingresso dei concerti. Lo hanno fatto i Savages che hanno scritto: "Crediamo che l'uso dei cellulari per filmare e fare foto durante i concerti impedisca a tutti noi di immergerci totalmente. Lasciate che sia una serata speciale, spegnete i vostri cellulari" seguendo l'esempio degli Yeah Yeah Yeahs che poco prima avevano chiesto al pubblico di non guardare lo spettacolo attraverso i cellulari e aggiungendo: "Posate quella mer*a, fatelo come piacere per le persone dietro di voi e per Nick, Karen e Brian (i componenti del gruppo, ndr)".

Tutte queste critiche sono continue e non per forza non giustificate, anzi. Se mai vi foste trovati con quello davanti a voi che riesce a stare tutto il concerto con le braccia alzate forse capireste il fastidio che può dare, ma in fondo basterebbe seguire quella semplice regola che dice: "La mia libertà finché non intacca la tua", insomma se volete riprendere un concerto e guardarvelo attraverso uno schermo per poi postarlo su Youtube fatelo, ma senza disturbare chi vuole godersi i musicisti in carne ed ossa. Qualche tempo fa il Los Angeles Times stilò anche un decalogo su come utilizzare i device durante un concerto (una, per esempio, era "Quelli che troppo spesso vivono quell’esperienza trascendente che è la musica live guardando fisso attraverso un piccolo schermo, mentre la realtà è immediatamente davanti a loro, dovrebbero essere gettati nel purgatorio per registrare in eterno i live di Justin Bieber e/o dei Wiggles").

Il problema, però, potrebbe essere osservato anche da un altro punto di vista. Alcuni (non tutti) di quei video amatoriali che nascono dai concerti sono caricati su Youtube e là muoiono, spesso con poche decine di viste, a causa della quantità di materiale e spesso della scarsa qualità del prodotto, sia per audio che per qualità delle immagini. Ma c'è un verso della medaglia che spesso chi ama la musica e vive cercando news online dimentica. Così come lo dimenticano quelle riviste che si scagliano contro questa moda. Il punto è che spesso è proprio grazie a quelle riprese sbilenche e amatoriali che riusciamo ad ascoltare, ad esempio, anticipazioni e brani inediti.

Pochi giorni fa proprio un video amatoriale ha ripreso un inedito di Nick Cave che ha fatto il giro del web, ma non è il primo né ultimo. Il citizen journalism, in fondo, può essere applicato a qualsiasi evento, compreso un concerto. Anzi, soprattutto un concerto, dove centinaia (migliaia?) di cellulari sono accesi e pronti a catturare canzoni, cadute e tutto ciò che lo caratterizzerà.

Qual è, quindi, l'atteggiamento più corretto? Ovviamente non esiste, o ne esistono diversi. Quello di fare in modo da non disturbare i vicini potrebbe essere il principale, ma senza telefonini addio anteprime e addio tutto ciò che ne consegue. Certo, non morirebbe nessuno, in fondo s'è fatto per anni e anni (obiezione un po' sempliciotta), però a quel punto cominciamo a dire anche addio a Janis Krums (il primo a postare su Twitter le foto dell'ammaraggio nell'Hudson del volo U.S. Airways 1549), alle migliaia di persone che ci hanno permesso di vedere dall'interno alcune tra le guerre di questi ultimi anni, o al vostro migliore amico, quello che ha ripreso tutto l'ultimo concerto a cui è stato, lo ha caricato su Youtube e s'è ritrovato quell'inedito là. Eh, proprio quello.

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