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Bagarinaggio online, indagati Ad di Live Nation e Indipendente e perquisiti gli uffici

Continua l’inchiesta de Le Iene sul Secondary Ticketing e dopo Live Nation nuovi documenti arrivati a Matteo Viviani hanno tirato in ballo altre due aziende, Vivo concerti e Indipendente. Oggi, intanto, sono scattate le perquisizioni nelle aziende coinvolte.
A cura di Francesco Raiola
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Non si ferma l'inchiesta de Le Iene sul caso secondary ticketing e ieri sera è andata in onda la terza puntata condotta sempre da Matteo Viviani che ha ripercorso i vari passaggi dell'ultima, quella in cui era stata tirata in ballo Live Nation, una delle maggiori società organizzatrici di concerti che, stando al servizio della trasmissione, aveva legami con le agenzie di bagarinaggio online che gli fatturavano centinaia di migliaia di euro. Ieri a finire nell'occhio del ciclone si sono ritrovate altre due società, Vivo Concerti e Indipendente, società creata da Corrado Rizzotto, fuoriuscito proprio nei mesi scorsi da Vivo e oggetto (muto) delle domande di Viviani.

Indagini a carico di ignoti

Oggi si è venuto a sapere che i militari del nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Milano stanno effettuando perquisizioni negli uffici milanesi proprio di Live Nation Italia e Vivo Concerti proprio riguardo al secondary ticketing, con un'operazione disposta dal pm Adriano Scudieri, titolare dell'indagine, che da oggi vede ufficialmente indagati per truffa Roberto De Luca, amministratore delegato di Live Nation Italia, e Corrado Rizzotto ex numero uno di Vivo Concerti e ora amministratore di Indipendente Concerti.

Il caso di Vivo e Indipendente

Se la volta scorsa a essere messo sotto torchio era l'Ad di Live Nation Roberto De Luca, questa volta è toccato al nuovo ad di Vivo Clemente Zard, che ha respinto al mittente tutte le accuse: "Per la mia gestione non ho mai avuto alcun tipo di rapporto con aziende di bagarinaggio online. Tutti i documenti si riferiscono alla gestione del precedente amministratore Corrado Rizzotto" che ha amministrato la società fino a 4 mesi fa. Raggiunto a Pordenone, però, l'Ad non ha voluto rispondere alle domande della Iena, accusandolo di manipolare i servizi con i montaggi e non dando alcuna risposta sulle accuse di Viviani.

Barley Arts esce da Assomusica

A seguito degli sviluppi che il caso sta prendendo, oggi la Barley Arts di Claudio Trotta ha annunciato l'uscita da Assomusica, dopo che nei giorni scorsi aveva paventato l'abbandono in caso di silenzio da parte dell'associazioni. Da anni Claudio Trotta è in prima linea per quanto riguarda la lotta al bagarinaggio online e in un comunicato scrive

Alla luce di quanto nuovamente emerso è palesemente stridente la posizione e l’atteggiamento che la nostra dirigenza ha assunto, e messo in atto nel corso dell’intero anno corrente. Ho per fortuna assistito alle nette prese di posizione di Clemente Zard e di Ferdinando Salzano, e all’adesione formale di Alex Fabbro alla mia azione legale contro Live Nation per danni di immagine e concorrenza sleale. Grazie a ciò mi sono fortunatamente sentito un po’ meno solo; tuttavia voglio brevemente riassumere quanto successo per non lasciare nulla di incompreso circa la decisione che ho maturato e che qui vi comunico. Ricordo a tutti voi che ho cominciato a denunciare questo cancro da moltissimi anni; a livello internazionale e nazionale, a livello mediatico e istituzionale, durante incontri pubblici e in occasione di assemblee, direttivi e riunioni associative (…). Non mi pare che la dirigenza abbia adeguatamente, e nei tempi necessari, preso le distanze, da quanto riassunto sopra, e, come avevo già accennato in precedenza, non riesco a restare un minuto in più in quest’Associazione, che non sento più appartenermi e rappresentarmi adeguatamente. Con effetto immediato mi dimetto dolorosamente da Associato di un Associazione che ho fieramente contribuito a costituire nel lontano 1996, soprattutto per la propria e collettiva dignità personale che in questo momento sento duramente svilita e colpita.

La presa di distanza di Francesco Renga

Dopo il secondo servizio alcuni cantanti e altre agenzie avevano preso posizione forte con Vasco che aveva deciso di abbandonare Live Nation e artisti come Ferro, Mengoni e Giorgia che prendevano le distanze dalla società e ancora oggi il vento non pare volersi fermare, così Francesco Renga, nel presentare il proprio tour, ha voluto ribadire il concetto:

Francesco insieme a numerosi colleghi ha firmato la petizione #NoSecondaryTicketing lanciata da SIAE e promossa da Autori, Artisti e operatori del mondo dello spettacolo. Con l’occasione dell’apertura delle prevendite dei concerti di Maggio, ci teniamo a ricordare a tutti per non incorrere in prezzi maggiorati, biglietti falsi o non validi che l’unico sito autorizzato e ufficiale di vendita online dei biglietti di #ScriveròIlTuoNomeLive #Palasport2017 è TICKETONE.IT

Il caso arriva all'estero

Il caso, intanto è scoppiato anche all'estero e su Billboard, una delle riviste di riferimento dell'industria discografica è stata riportata tutta la questione, con questo attacco: "In Italia sta scoppiando una tempesta riguardo ad alcuni articoli per cui Live Nation avrebbe stretto accordi con alcune aziende di secondary ticketing per vendere biglietti a prezzi aumentati".

[Il pezzo originario è stato aggiornato con la notizia che De Luca e Rizzotto sono stati indagati e con l'uscita di Barley Arts da Assomusica]

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