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Avicii, nel suo diario le ultime parole prima del suicidio: “La perdita dell’anima è l’ultimo legame”

Il libro “Tim – The official biography of Avicii” scritto da Måns Mosesson, ricostruisce gli ultimi giorni di vita di Avicii grazie alle testimonianze della famiglia, di amici ed ex fidanzate, ma anche tramite le pagine del diario del dj, nelle quali esprimeva i suoi tormenti.
A cura di Daniela Seclì
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Il libro "Tim – The official biography of Avicii" scritto da Måns Mosesson tenta di ricostruire gli ultimi giorni di vita di Avicii, il dj dal successo planetario che il 20 aprile 2018 si è suicidato. L'autore ha parlato con i genitori di Tim Bergling (vero nome dell'artista), Anki e Klas Bergling, ma anche con le sue ex fidanzate, gli amici più cari e coloro che hanno condiviso con lui, una parte del suo brillante cammino professionale. Nel libro, che uscirà a gennaio, sono incluse le pagine del diario che Avicii teneva e nel quale esprimeva il suo tormento.

Avicii si è suicidato il 20 aprile 2018

Avicii è morto il 20 aprile 2018, mentre era in vacanza con degli amici in Oman. L'artista si è suicidato con il vetro di una bottiglia rotta. Non aveva ancora compiuto 29 anni, ma la sua vita scandita da successi come Levels, Wake me up, Waiting for love, Hey Brother, aveva delle ombre diventate insostenibili. Il dj lottava contro la dipendenza dall'alcol e dagli antidolorifici, inoltre soffriva di ansia e non riusciva più a gestire lo stress. Dopo essere stato in ospedale, dove ha affrontato un percorso di riabilitazione, scriveva nel suo diario:

"Quei giorni in ospedale sono stati quelli in cui mi sono sentito più libero dall'ansia e dallo stress negli ultimi sei anni. Queste sono le mie vere vacanze, anche se suona deprimente. Il sollievo di passare dal dolore estremo al nulla, sapendo che nessuno si aspetta da te nient'altro se non che tu ti prenda il tempo di guarire. È stato un enorme sollievo considerando la folle mole di impegni che ho avuto fino a quel punto. Doveva essermi spiegato in modo logico e chiaro, in modo che io capissi quanto male mi stesse facendo. Ahi, dolore. Perché mi fa male adesso? Ho una sensazione di disagio. Il futuro Tim affronterà il dolore meglio del Tim presente, perché c'è già troppo dolore presente più urgente da affrontare".

Le ultime parole prima di togliersi la vita

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Dalle pagine del diario di Avicii, traspare anche la difficoltà di riuscire a tornare in carreggiata. Il dj aveva sofferto di pancreatite e molti dei medici da lui consultati, gli avevano consigliato di stare lontano dagli alcolici per almeno un anno e di adottare un'alimentazione sana. Il rischio che correva era quello di infiammare nuovamente lo stomaco e trascinarsi il dolore cronico per il resto della sua vita. Tra le pagine da lui scritte, riportate da Daily Star, si legge:

"Ho fatto fatica ad accettare l'idea di non bere più, sebbene tutti i dottori mi avessero fortemente consigliato di aspettare almeno un anno prima di bere una birra. Ma io non ho di certo ascoltato la maggioranza dei dottori, ma solo quei due che mi hanno detto che l'importante era che stessi attento. Sono stato ignorante e ingenuo. Ero impegnato in un giro del mondo senza fine. Perché quando hai girato il mondo una volta, indovina un po? Ricominci da capo".

Nel libro, infine, le parole che Avicii avrebbe scritto nel suo diario il giorno prima di suicidarsi: "La perdita dell'anima è l'ultimo legame prima di ricominciare".

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